Cortei contro il G7, otto feriti tra le forze dell’ordine, grave un poliziotto

A Torino dopo gli scontri tra manifestanti e polizia per il G7 sono rimasti feriti di otto uomini delle forze dell'ordine. Uno dei manifestanti è stato fermato. Si tratta di tratta di un ragazzo pesarese di 23 anni, Anthony Pecoriello, bloccato oggi durante il lancio di razzi. Quattro giovani fermati durante il corteo di oggi e quello notturno di ieri sono stati rilasciati.
Si chiude così, la protesta contro il G7 di Industria, Scienza e Lavoro, che i dimostranti hanno portato direttamente alla reggia di Venaria (Torino), dove si sono riuniti i ministri. Più di un migliaio le persone si sono raccolte alla periferia settentrionale di Torino e hanno marciato per chilometri sino ad imbattersi nel muro di carabinieri e polizia, che ha sbarrato loro il passo. In piazza Vittorio Veneto, da dove la Reggia è già visibile, ci sono state scene di guerriglia urbana. Dal corteo sono partiti grossi petardi e fuochi d'artificio, lanciati ad altezza d'uomo contro le forze dell'ordine, che hanno risposto con cariche, idranti e lanci di lacrimogeni. Un agente della Digos, percosso alla testa, ha una prognosi di 40 giorni per un trauma cranico, toracico e vertebrale. Sei poliziotti e un carabiniere, sono ricoverati al Cto di Torino con prognosi tra i 10 e i 20 giorni.
La protesta è andata avanti per tre giorni; anche ieri sera, nel centro di Torino, fuochi artificiali sono stati lanciati contro poliziotti e carabinieri, e tre di loro sono stati feriti, quando un gruppo di manifestanti, che voleva raggiungere l'hotel Carlina dove dormivano i ministri, ha cercato di forzare il blocco delle forze dell'ordine.
"Ancora una volta un ristretto gruppo di manifestanti non ha perso occasione per esprimere le proprie istanze attraverso l'uso della violenza e della provocazione" ha detto il capo della polizia Franco Gabrielli, sottolineando che, nonostante i violenti in piazza, è stato possibile portare avanti i lavori del vertice in una cornice di sicurezza, grazie alla professionalità e all'abnegazione del personale in servizio. Gabrielli, che ha ricevuto i complimenti di Minniti, ha ringraziato i feriti: "Particolari sentimenti di vicinanza rivolgo a quanti sono rimasti feriti durante i pochi momenti di tensione che hanno, comunque, macchiato il normale andamento delle manifestazioni e la pacifica volontà di dissentire".
Tre manifestanti avevano portato una ghigliottina a pochi passi dal cordone di polizia, per simulare una "decapitazione"di due manichini che raffiguravano Renzi e Poletti: sono stati identificati e subito rilasciati. Non è mancata la replica del sindaco Appendino: "Sono certa che quello che abbiamo visto a Venaria non rappresenta in alcun modo le ragioni di una legittima protesta".