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In stato confusionale, corre nuda in centro: la gente filma, nessuno la aiuta. L’ira del sindaco

Il singolare episodio è avvenuto nella mattinata di oggi, 15 aprile, nella zona di Posmon a Montebelluna. Il commento del sindaco Favero: “Molti cittadini e cittadine hanno ceduto al voyeurismo, ritenendo divertente filmarla e fotografarla”. La donna si trova ora nel reparto di psichiatria dell’ospedale del comune trevigiano.
A cura di Biagio Chiariello
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Una donna, completamente nuda, percorre di corsa via Bassanese, in zona San Gaetano, a Montebelluna. Il tutto avviene nell'indifferenza dei passanti che invece preferiscono filmare la scena. A fermarla è il coordinatore della protezione civile di zona Posmon, che poi ha affidato l’esagitata ai carabinieri e alle cure del Suem 118 che ha poi provveduto al suo accompagnamento nel reparto di psichiatria dell'ospedale di Montebelluna. I fatti sono avvenuti questa mattina, 15 aprile, intorno alle 9.30. Il responsabile della Protezione civile, Antonio Netto, si stava recando in Municipio, quando ha visto casualmente una donna correre nuda a Posmon, all’altezza dell’incrocio tra via Valbella e la  Schiavonesca-Marosticana. Immediatamente Netto è intervenuto per fermarla donna ed ha allertato le forze dell’ordine. “Spiace che molti hanno pensato di fare foto e video ma nessuno ha chiamato il 112”: commenta dispiaciuto Netto.

Sulla vicenda è intervenuto il sindaco, Marzio Favero: “La notizia del giorno non è affatto quella che una giovane donna in evidente stato confusionale abbia fatto una corsa nuda in una via della città, bensì che dei cittadini invece di soccorrerla o di chiamare il Pronto soccorso o la Protezione civile abbiano ritenuto divertente filmarla e fotografarla per postare immediatamente le immagini e i filmati su facebook e whatsapp con una totale mancanza di rispetto non solo per la ragazza ma anche per la propria dignità di persone. Dopo un mese di reclusione in casa, vi sono cittadini e cittadine che stanno crollando di fronte allo stress psicologico. Probabilmente la giovane donna oggetto di attenzione avrà accumulato stress su stress ma non sta a noi cercare di ricostruire le cause del suo comportamento alterato né di giudicarla però è una vergogna che di fronte al dramma di una donna, molti cittadini e cittadine abbiano ceduto alla pruderie e al voyeurismo. Evidentemente non hanno perso un secondo per domandarsi se avrebbero gradito che ad essere oggetto di una pubblicità simile potesse essere una persona a loro congiunta o amica”, scrive il primo cittadino di Montebelluna.

“Per costoro è venuto meno qualsiasi rispetto umano o cristiano. E che dire dell’ineffabile incoscienza di quel signore che nel filmare col cellulare la corsa della donna nemmeno si è reso conto che si stava autodenunciando per guida di auto con utilizzo improprio dello smartphone. Comportamento in grado di mettere a repentaglio la sicurezza sua e di altri cittadini presenti sul luogo. Per non parlare dei social: è notorio come io abbia un cattivo rapporto con facebook, non tanto per il mezzo in sé, quanto per l’uso che ne viene fatto. La possibilità di pubblicare in presa reale le proprie considerazioni, foto e filmati toglie spazio a quel minimo di riflessione che dovrebbe precedere qualsiasi atto comunicativo col risultato che in questo momento stanno circolando in rete filmati e immagini che ritraggono anche in volto la giovane donna. Nessuno scrupolo, nessuna censura”. “Esprimo il mio augurio alla giovane donna protagonista di questo gesto di potersi ristabilire al più presto – continua il sindaco – ed esprimo la mia solidarietà ad Antonio Netto, il nostro encomiabile capo della Protezione civile, che, per essersi messo a scudo fra il corpo della giovane e i morbosi fotografi dilettanti, si trova ad essere oggetto di ironie immeritate e soprattutto, alla fine della fiera, prive di intelligenza”.

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