1.939 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Covid 19

Coronavirus, virologo Silvestri: “Tormentati da complottismo, malattia è gestibile e letalità bassa”

Contro il coronavirus bisogna essere ottimisti. Lo ha dichiarato in un’intervista a la Repubblica il virologo Guido Silvestri, della Emory University ad Atlanta. “Non siamo di fronte alla peste del ‘300. Abbiamo farmaci, anticorpi e vaccini allo studio. E poi molte zone del mondo tengono, come il Sud Italia”.
A cura di Natascia Grbic
1.939 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

"Anche se siamo tormentati da brutte notizie e scemenze complottiste, centinaia di laboratori e ospedali del mondo stanno scatenando contro Covid-19 l'inferno benefico della scienza". Lo ha dichiarato in un'intervista a la Repubblica Guido Silvestri, direttore del dipartimento di Patologia e Medicina di laboratorio della Emory University ad Atlanta. Secondo Silvestri, bisogna essere ottimisti nella lotta contro il coronavirus perché "centinaia di laboratori del mondo stanno scatenando contro Covid-19 l’inferno benefico della scienza". "Siamo ottimisti – aggiunge – Dove gli ospedali tengono la malattia è gestibile e la letalità non supera l'1-2%".

Perché essere ottimisti di fronte alla pandemia in corso, con i numeri dei contagi in aumento e le terapie intensive degli ospedali al collasso? "Non siamo di fronte alla peste del ‘300. Oggi scienza e virologia ci mettono a disposizione grandi tecnologie – spiega il virologo – Abbiamo farmaci, anticorpi e vaccini allo studio. E poi molte zone del mondo tengono, come il Sud Italia. Con le misure adottate già da tempo, spero che Roma e Napoli non vivano l'ondata della Lombardia". In regioni come Lazio e Campania, un eventuale picco dei contagi è atteso nei prossimi giorni: i medici sperano nella riuscita delle misure di contenimento adottate dalle scorse settimane, ma gli operatori si stanno comunque preparando per la gestione della fase 3 dell'emergenza. Secondo quanto riportato dal virologo, il Sud Italia avrebbe un minor numero di contagi per il caldo. "Spiegherebbe perché sotto Marche e Toscana l'epidemia sembra colpire meno. Basta guardare una cartina della Terra per notare che a sud c'è meno virus, pensiamo al Sud-est asiatico. L'autunno sarà la controprova". E aggiunge: "Non possiamo deprimerci, l'epidemia va affrontata con razionalità".

Silvestri spiega che in Lombardia il coronavirus ha afflitto di più la popolazione per due motivi: il freddo, la popolazione anziana e il sovraccarico ospedaliero. E proprio il freddo, secondo lui, ha avuto un ruolo chiave: questo spiegherebbe perché Roma, rimasta collegata con Milano per settimane, non ha lo stesso numero di contagi.

1.939 CONDIVISIONI
32801 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views