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Covid 19

Stop a tasse, bollette e mutui per i comuni in quarantena a causa del Coronavirus

I residenti dei comuni in quarantena facenti parte della cosiddetta “zona rossa” potrebbero presto vedersi sospesi i pagamenti di bollette, mutui e tasse. Tale misura potrebbe essere definita oggi da un decreto legge. Inoltre, in caso di sospensione delle attività, per le aziende, comprese quelle con meno di 6 dipendenti, scatterebbe la cassa integrazione. Stessa misura con stipendio pieno per i lavoratori che non vivono nei comuni interessati ma vi si devono recare per lavorare.
A cura di Filippo M. Capra
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I comuni in quarantena, quelli dei focolai del Coronavirus tra Lombardia e Veneto, potrebbero beneficiare della sospensione del pagamento di bollette, tasse, mutui e contributi. Ciò potrebbe essere definito già oggi, lunedì 24 febbraio, attraverso un decreto legge. E visto lo stato di isolamento e il divieto ad uscire di casa, i cittadini degli undici comuni in questione (Casalpusterlengo, Codogno, Castiglione d’Adda, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e San Fiorano, in provincia di Lodi, e Vo' Euganeo in provincia di Padova) lavoreranno da casa senza vedersi detrarre soldi dallo stipendio.

Cassa integrazione anche per le aziende con meno di 6 dipendenti

Per quanto riguarda le aziende, al contrario, in caso di sospensione dell'attività, scatterà la cassa integrazione, anche in deroga. Ciò significa che anche le aziende che dispongono di un numero di dipendenti inferiore a 6 potranno usufruire dello strumento, al contrario di quanto accada normalmente. La cassa integrazione poi riguarderà anche i dipendenti che per lavorare si devono recare all'interno dei comuni della zona rossa.

Il contagio da Coronavirus potrebbe pesare per lo 0,2 per cento sul Pil

Per quanto concerne i lavoratori del settore pubblico, questi saranno riceveranno stipendio pieno, in quanto le attività, scuole comprese, sono sospese. In generale, considerati gli aiuti dello Stato e i possibili danni all'economia, il contagio da Coronavirus in Italia potrebbe pesare dello 0,2 per cento sul Pil. A sostenerlo è il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco in un'intervista a "Bloomberg". Per arginare il fenomeno, a detta di Visco, bisognerebbe operare sulla politica del bilancio piuttosto che su quella monetaria. Molto dipenderà dalla durata del contagio.

Le parole della virologa Capua a Fanpage: Il nostro sistema sanitario funziona

Intanto, mentre si cerca di far fronte all'emergenza da Coronavirus che sta colpendo l'Italia, in particolar modo la Lombardia e il Veneto, serve affidarsi al sistema sanitario che, come detto in esclusiva a Fanpage.it dalla virologa Ilaria Capua, "funziona". La dottoressa Capua ha sostenuto che "di questo dobbiamo essere orgogliosi e consapevoli". Allo stesso tempo, comunque, "dobbiamo fare anche altro: dobbiamo fare il più grosso sforzo di responsabilità collettiva della nostra Storia. Il problema vero di questa malattia è infatti che si infettino tantissime persone contemporaneamente". Ciò comporterebbe un blocco dei servizi e intaserebbe gli ospedali, oltre che dare un "grosso colpo alla produttività del Paese".

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