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Covid 19

Coronavirus, Lopalco: “Quando l’indice di contagio sarà inferiore a 1, saremo al sicuro”

L’esperto epidemiologo Pierluigi Lopalco ha spiegato dettagliatamente che potremo ritenerci fuori dall’emergenza quando l’indice di trasmissione definito ‘R con zero’ sarà al di sotto di 1″, ovvero quando una persona positiva avrà la potenzialità di infettare meno di un’altra persona. Lopalco ha specificato: “C’è un rallentamento che ci fa ben sperare, ma è difficile capire quando raggiungeremo questo valore”.
A cura di Andrea Parrella
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L'emergenza coronavirus continua a imperversare in Italia e risulta difficile prevedere quando il contagio inizierà concretamente ad abbassarsi. A spiegarlo quando potremo ritenere interrotta l'epidemia è Pierluigi Lopalco, esperto epidemiologo, che spiega come il criterio per capire quando ci si potrà ritenere al sicuro dal virus bisogna tenere conto del parametro "R con zero" (R0), in pratica il tasso di contagiosità del virus: "L'interruzione – spiega Lopalco – si ha quando l'indice di trasmissione definito ‘R con zero' è al di sotto di 1". Si tratta in pratica di una condizione in cui una persona positiva avrà la potenzialità di infettare meno di un'altra persona: "Ciò si evince da diversi parametri a partire dal numero dei casi e dalla stima della quota di persone che possono contrarre ancora la malattia rispetto a chi ha invece sviluppato gli anticorpi".

Difficile capire quando accadrà

Lopalco sottolinea che al momento è complesso individuare all'orizzonte quel momento, se si considera che prima dell'introduzione delle misure restrittive la Lombardia era arrivata a un valore secondo cui una persona (positiva) ne infettava altre quattro. Per Lopalco è "molto difficile poter dire quando raggiungeremo il valore R con zero inferiore ad 1. Molto dipende dall'andamento dell'epidemia in Lombardia e speriamo che non ci sia un ulteriore aumento dei casi a Milano. Al momento, cioè, ci sono troppe incognite". 

Sull'andamento generale della curva epidemica Lopalco spiega che "c'è un rallentamento che ci fa sperare, ma è necessaria estrema cautela prima di poter dire che abbiamo svoltato. La diffusione di un giorno è quella che in realtà risale ai contagi di almeno una settimana prima, quindi prima di pronunciarsi bisogna essere certi che il trend si stabilizzi". L'epidemiologo sembra tuttavia certo del fatto che "le misure adottate stanno dando i loro frutti, ma al momento non si può dire quando ci sarà un calo dei casi giornalieri perché potrebbero aprirsi dei nuovo focolai, così come – conclude – anche il cosiddetto picco è un concetto astratto ed abbastanza relativo".

Il bollettino del 28 marzo

1.434 sono le persone guarite oggi. Un numero record dall'inizio dell'epidemia da Coronavirus. Lo ha detto il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, nel corso del consueto punto stampa sull'emergenza Covid 19. Stando a quanto reso noto, il numero dei contagiati è salito a 92.472 contagiati, di cui 12834 guariti e 10.023 decessi morti. Dei casi positivi, 39533 si trovano in isolamento domiciliare, mentre 3856 sono i ricoverati in terapia intensiva.

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