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Coronavirus, la “fase 6” negli ospedali: la mappa regione per regione delle terapie intensive

Con la “Fase 6” negli ospedali da Nord a Sud aumentano le strutture per ospitare i pazienti positivi al Coronavirus. Le terapie intensive arriveranno progressivamente a una disponibilità di 11.000 posti letto, il 115 percento in più rispetto alla fase precedente al lockdown. Gli interventi variano da Regione a Regione.
A cura di Susanna Picone
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I casi attivi di Coronavirus in Italia sono di nuovo sopra i 50.000 e i pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva sono ad oggi più di 270. In vista dei prossimi mesi, quando la situazione potrebbe ulteriormente peggiorare con una seconda ondata di contagi, le Regioni si stanno attrezzando per combattere l’epidemia. Scatta così la “fase 6″ negli ospedali, come la definisce in una circolare la Regione Lazio. Riaprono reparti e i Covid hospital che erano stati chiusi nel periodo estivo, quando la situazione era migliore, e l’altra priorità è quella di aumentare i posti letto in terapia intensiva. Da Nord a Sud, secondo quanto scrive il Corriere della Sera, le strutture riusciranno a offrire 11.000 posti letto in terapia intensiva: si tratta del 115 percento in più rispetto a quelli disponibili prima del lockdown. Il 30 percento di quelli nuovi sono già in funzione dal primo settembre.

Gli interventi variano da Regione a Regione. In quella più colpita dalla pandemia, la Lombardia, sono 17 gli ospedali pronti ad aprire le porte delle terapie intensive ai malati Covid: 7 sono già attivi (2 in più dell'estate), altri 2 sono stati allertati. In Piemonte a novembre aprirà una nuova struttura con 80 posti ed entro ottobre le aziende ospedaliere comunicheranno l'elenco dei reparti Covid operativi. In Veneto i Covid hospital già pronti sono 9 e 840 i posti in terapia intensiva disponibili entro il 30 ottobre. Il Friuli-Venezia Giulia si sta attrezzando per possibili riaperture.

In Liguria, dove è in vigore uno stato d'allerta a 4 colori a seconda della gravità, alcuni ospedali sono già in “zona rossa”: “Stiamo preparando le riaperture di letti anche di terapia intensiva”, così Giancarlo Icardi, direttore del reparto Igiene del San Martino di Genova e referente dell’Istituto superiore di sanità. L’Emilia-Romagna ha a disposizione per i malati Covid 115 posti di terapia intensiva e vi sono poi 146 letti previsti dal progetto Covid Intensive Care, da aprire in caso di bisogno. In tutto sono aperti 34 reparti di degenza e 16 di terapia intensiva.

In Toscana sono 5 i Covid hospital creati per combattere il virus. Nel Lazio per fronteggiare una possibile seconda ondata sono già disponibili circa mille posti tra reparti ordinari e terapia intensiva. Per quanto riguarda il Sud-Italia, in Puglia il neo assessore Pierluigi Lopalco ha fatto sapere che  "non è ancora necessario fare convenzioni con strutture private". In Calabria la Regione invece assicura che in poche ore la capienza degli ospedali può raddoppiare.

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