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Covid 19

Il governatore Fontana: “Nuova emergenza Coronavirus all’ospedale di Lodi: 51 ricoveri gravi”

“Questa notte è scoppiata un’altra emergenza a Lodi. A Lodi improvvisamente nel pomeriggio di ieri c’è stata un affollamento di ricoveri: 51 ricoveri gravi”. Lo ha detto il governatore Attilio Fontana sottolineando che i posti nei reparti di terapia intensiva degli ospedali più vicini alla zona rossa non bastano più. I malati vengono quindi trasferiti in altre zona della Lombardia. Sotto controllo la situazione a Cremona, ma il numero di pazienti rimane molto alto.
A cura di Simone Gorla
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C'è una nuova emergenza all'ospedale di Lodi, da giorni in trincea per il coronavirus. Lo ha annunciato il governatore lombardo Attilio Fontana, spiegando che la scorsa notte c'è stato un improvviso aumento dei ricoveri e dei casi gravi.

L'allarme di Fontana: Nuova emergenza a Lodi, ieri 51 ricoveri gravi, 17 in terapia intensiva

"Purtroppo questa notte è scoppiata un'altra emergenza a Lodi. A Lodi improvvisamente nel pomeriggio di ieri c'è stata un affollamento di ricoveri: 51 ricoveri gravi di cui 17 in terapia intensiva", ha spiegato Fontana. "Lodi non ha un numero sufficiente di camere di terapia intensiva per cui sono stati trasferiti in altre terapie intensive della Regione", ha aggiunto il governatore parlando all'Aria che tira su La7. "Se si ridesse meno della mascherina e si guardasse il problema più attentamente credo che sarebbe saggio", ha aggiunto.

Situazione sotto controllo all'ospedale di Cremona

È migliorata invece la situazione all'ospedale di Cremona, il più vicino alla zona rossa del Lodigiano, che ieri era andato in crisi per l'elevato numero di pazienti in terapia intensiva. "Per fortuna la situazione questa mattina è sotto controllo", fanno sapere dalla struttura. Alcuni malati gravi sono stati trasferiti ala terapia intensiva di Niguarda e di altre strutture della Lombardia. "Il problema non è la carenza di posti letto ma l'abbondanza di pazienti, un problema che fra poco riguarderà tutta la regione – avvertono dal nosocomio cremonese -. Il nostro ospedale, come tutti, ha dei numeri finiti. Noi abbiamo potenziato al meglio, ma dipende da che afflusso ci sarà nelle prossime ore e nei prossimi giorni".

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