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Coronavirus, Consiglio superiore sanità: “Segnali incoraggianti, prossima settimana sarà cruciale”

“Dalla prossima settimana potrebbero giungere buone notizie”, a dirlo è Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, intervenuto nel corso del punto stampa giornaliero alle 18 alla Protezione Civile sull’emergenza coronavirus in Italia. “Le prima misure stringenti di contenimento sono state adottate l’11 marzo, quindi ci aspettavamo di vedere risultati a partire da 2-3 settimane – ha spiegato Locatelli in conferenza stampa – quindi la prossima settimana sarà da questo punto di vista assolutamente cruciale”.
A cura di Chiara Ammendola
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Coronavirus in Italia
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Nessun facile entusiasmo avverte Franco Locatelli ma dalla prossima settimana potrebbero giungere buone notizie. Il presidente del Consiglio superiore di sanità durante la conferenza stampa quotidiana per fare il punto sui dati dell'emergenza coronavirus in Italia ha spiegato che a partire dalla prossima settimana ci potrebbe essere quell'inversione di tendenza tanto attesa, visto che sarà passato il tempo necessario dall'inizio dell'introduzione delle misure restrittive per vedere i primi risultati: "Le prima misure stringenti di contenimento sono state adottate l'11 marzo, quindi ci aspettavamo di vedere risultati a partire da 2-3 settimane – ha spiegato Locatelli in conferenza stampa – quindi la prossima settimana sarà da questo punto di vista assolutamente cruciale e ci aspettiamo di vedere un segnale di inversione di tendenza".

Diminuiti i decessi: cala la crescita percentuale dei contagi

Secondo i dati diffusi oggi in conferenza stampa dal capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, in Italia ci sono 59.138 casi positivi al Coronavirus, di cui 7.024 guariti e 5.476 morti: i nuovo guariti sono 952 mentre le vittime nelle ultime 24 ore sono state 651. Sono 5.560 invece i nuovi contagi. Infine sono ricoverati con sintomi 19.846 pazienti, 3.009 sono in terapia intensiva (il 6 percento del totale), mentre in isolamento domiciliare ci sono 23.783 persone. Dati sempre in crescita, ma che mostrano un leggero miglioramento rispetto ai numeri dei giorni scorsi se si guarda ai decessi, ma anche ai contagi: i morti nella giornata di ieri 21 marzo erano 4.825, il giorno precedente erano 4.032 (più 793), oggi invece c'è stato un aumento di circa 651 decessi. Così per quanto riguarda i contagi che registrano la crescita percentuale più bassa da inizio epidemia: il 10,4 per cento.

Dalla prossima settimana ci aspettiamo segnale inversione di tendenza

"Non vogliamo farci prendere da facili entusiasmi né sopravvalutare una tendenza ma è un segnale che arriva a quella che comincia ad avvicinarsi come una distanza temporale rispetto alla quale ci aspettiamo di vedere segni tangibili di misure di contenimento intraprese", ha spiegato ancora Franco Locatelli durante la conferenza stampa aggiungendo che è dalla prossima settimana che ci si aspetta di "vedere un segnale di inversione di tendenza".

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