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Covid 19

Coronavirus, 67 italiani all’aeroporto di Wuhan: iniziano le operazioni di rimpatrio

I 67 cittadini italiani rimasti bloccati a Wuhan, primo focolaio del contagio da coronavirus, sono decollati da alcune ore a bordo di un aereo militare per essere rimpatriati: prima di essere imbarcati sul volo sono stati trasferiti in autobus all’aeroporto internazionale della città cinese con diverse ore di anticipo rispetto all’arrivo dell’aereo che li riporterà in Italia.
A cura di Davide Falcioni
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I sessantasette cittadini italiani rimasti bloccati a Wuhan, primo focolaio del contagio da coronavirus, sono decollati questa mattina a bordo di un aereo militare per essere rimpatriati: prima di essere imbarcati sul volo sono stati trasferiti in autobus all'aeroporto internazionale della città cinese con diverse ore di anticipo rispetto all'arrivo dell'aereo che li riporterà in Italia. Ciò ha consentito il disbrigo delle procedure burocratiche che comprendono tra l'altro un primo controllo sanitario. I 67 italiani dovrebbero atterrare domani mattina alle 8.15 all'aeroporto militare di Pratica di Mare, a Roma, per poi essere trasferiti alla Città militare della Cecchignola per due settimane di quarantena. Sono circa una decina i nostri connazionali hanno deciso di restare a Wuhan, in quarantena ormai da dieci giorni.

Di Maio: "Nessun allarmismo"

Nel comunicare la notizia dell'inizio delle operazioni di rimpatrio il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha spiegato che, insieme ai sessantasette italiani, ci sarà anche il vice ministro Pierpaolo Sileri. "Ha deciso di esserci – ha spiegato il titolare della Farnesina – per dare, in quanto medico, il proprio contributo operativo. E tutti noi siamo orgogliosi della scelta di Pierpaolo, a dimostrazione del fatto che in situazioni come queste è importante mettere le proprie competenze a disposizione della collettività. Ovviamente il trasferimento dei nostri connazionali seguirà tutte le indicazioni del ministero della Salute in modo da garantire la sicurezza dei passeggeri, che all’arrivo in Italia seguiranno anche un preciso protocollo sanitario. Stiamo lavorando senza sosta, monitorando in maniera dettagliata la situazione e tutti gli sviluppi del coronavirus. Il governo ha già attivato tutti gli strumenti utili per dare supporto ai nostri cittadini e tutelare al meglio il nostro Paese. Come ho avuto modo di ribadire anche nei giorni scorsi: nessun allarmismo".

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