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Conegliano, carabiniere fuori servizio blocca un ladro e poi ha un infarto. “Dovevo farlo”

L’episodio è avvenuto all’Interspar di via Borgo Porta a Conegliano. Protagonista del gesto il brigadiere capo Marco Giandomenico che è stato poi trasportato in ospedale dove è stato colto da un ulteriore malore. Se la caverà.
A cura di Biagio Chiariello
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Dopo aver arrestato un ladro, ha avvertito un malore ed ora il brigadiere Marco Giandomenico, 49enne di origini udinesi, è ricoverato in Terapia Intensiva a Conegliano Veneto: un arresto cardiaco lo ha colpito subito dopo la cattura del malvivente, avvenuta venerdì, 3 giugno, mentre stava facendo la spesa insieme alla moglie e a due delle figlie all'Interspar di via Borgo Porta. "Dovevo farlo", sono state le sue prime parole.

Era seduto in auto, posteggiata proprio di fronte al supermercato di Conegliano, in attesa di tornare a casa dopo aver fatto la spesa con la moglie. Quando ha visto alcuni commessi che stavano inseguendo un uomo in fuga con lo scatolone di un televisore sottobraccio, non ci ha pensato neppure un istante. Dopo averlo trattenuto a terra, per 10 minuti, e averlo consegnato ai colleghi del nucleo radiomobile, c'è stato un primo mancamento. È stato trasportato d'urgenza al pronto soccorso dell'ospedale di Conegliano dove è stato colpito da un ulteriore malore, ancora più intenso, forse un infarto.

Forse un istinto dovuto al lavoro che fa come carabiniere ma subito, senza esitare, ha rincorso il ladro atterrandolo e trattenendolo fino all’arrivo dei carabinieri -racconta il figlio Davide- Papà è il nostro eroe, siamo fieri di lui. Subito dopo il suo intervento, forse dovuto al troppo sforzo, o forse perché è reduce da un primo infarto avuto all’età di 33 anni, ha avuto un forte dolore e attualmente è bloccato in ospedale".

Il 28enne nigeriano da lui arrestato, un senza fissa dimora e con precedenti, è stato processato per direttissima e il giudice del tribunale di Treviso dopo averne convalidato l’arresto ne ha ordinato il trasferimento nel carcere di Vicenza vista l'impossibilità di una detenzione domiciliare.

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Nato a Udine da papà pugliese e mamma siciliana, Giandomenico ha assunto il comando del Nucleo operativo radiomobile di Conegliano nel 2011, undici anni fa. In precedenza aveva prestato servizio nella stazione di Maserada. Sposato con Deborah, la sua è una famiglia numerosa che conta ben 5 figli. "Siamo una tribù – sorride il figlio -. E papà è la nostra colonna portante: un padre con la P maiuscola, una persona fantastica, un esempio per tutti noi. Siamo davvero orgogliosi di lui".

"Nonostante fosse fuori servizio, non ha esitato ad intervenire: un gesto nobilissimo, che merita un plauso. E al riconoscimento per l’alto valore del comportamento, aggiungo ovviamente i miei auguri di pronta guarigione".  Con queste parole il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha commentato l’intervento del carabiniere.

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