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Con la ruspa contro i carabinieri: ex cuoco di “4 Ristoranti” rischia 7 anni di carcere

Alessio Madeddu, il cuoco di 51 anni di Teulada (Cagliari) diventato famoso per la sua partecipazione al programma di Sky “4 Ristoranti” con Alessandro Borghese, lo scorso 2 novembre aggredì due carabinieri “colpevoli” di volerlo sottoporre ad alcol test scagliandosi contro la loro auto con una ruspa.
A cura di Davide Falcioni
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Sette anni di reclusione. È la severissima condanna richiesta dal pubblico ministero Gilberto Ganassi nei confronti di Alessio Madeddu, il cuoco di 51 anni di Teulada (Cagliari) diventato famoso per la sua partecipazione al programma di Sky "4 Ristoranti" con Alessandro Borghese. La sentenza di primo grado potrebbe essere emessa il 30 marzo: l'imputato deve rispondere delle accuse di duplice tentato omicidio, danneggiamenti e resistenza a pubblico ufficiale perché il 2 novembre 2020 aggredì con una ruspa i carabinieri che volevano controllarlo.

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Madeddu, stando a quanto riferisce L'Unione Sarda, si è sempre professato innocente e col difensore Gianfranco Trulli ha contestato la ricostituzione dei due militari che lo hanno tratto in arresto e che si sono costituiti parte civile con l'avvocata Anna Maria Busia. Secondo l'accusa, Madeddu era uscito di strada da solo col suo Ducato a Teulada e, dopo aver fermato una pattuglia dei Carabinieri, si era rifiutato di sottoporsi all'alcol test: per questa ragione gli era stata ritirata la patente. Infuriato era tornato sul posto con una ruspa e – stando sempre alla ricostruzione del pubblico ministero – con la pala del mezzo meccanico aveva ribaltato l'auto dei militari, tentando anche di investirli. Da qui l'accusa di duplice tentato omicidio.

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Davanti al giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Cagliari, Roberto Cau, il pubblico ministero ha ritenuto credibile il racconto dei Carabinieri, chiedendo la condanna a sette anni con la riduzione dettata dal rito abbreviato. Il 30 marzo parleranno la parte civile e le difese, poi potrebbe esserci la sentenza.

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