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Completano il percorso di transizione per il cambio di sesso insieme, ora Maura ed Emanuele possono sposarsi

Maura Nardi ed Emanuele Loati hanno completato insieme il percorso di transizione per il cambio di sesso. Ora i due fidanzati potranno sposarsi. “Non puoi combattere la tua identità”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Maura ed Emanuele, foto da facebook
Maura ed Emanuele, foto da facebook

Maura Nardi ed Emanuele Loati, di 41 e 25 anni, non vedono l'ora di convolare a nozze. Hanno tanti progetti per il futuro: un lavoro normale, una bella casa e finalmente abitare al meglio il proprio corpo.

I due fidanzati, infatti, hanno attraversato un percorso di transizione. Dopo anni di lotte, anche lo Stato italiano li riconosce come una donna e un uomo: al termine dell'iter medico e burocratico, i due hanno infatti ricevuto i nuovi documenti di identità.

"Adesso – hanno raccontato in un'intervista al Resto del Carlino – potremo finalmente sposarci. Siamo una coppia e pensiamo al futuro, è naturale. Sappiamo però che per molti non è così".

Maura ed Emanuele si sono conosciuti tre anni fa, proprio durante il loro percorso di transizione. Dal giorno del loro primo incontro, i due non si sono mai più lasciati.

L'arrivo dei nuovi documenti di identità rappresenta per loro il via libera per pensare alle tanto agognate nozze.

Le difficoltà sul loro cammino sono state tante: prima il difficile iter per il cambiamento di sesso e poi le lungaggini della burocrazia italiana. Maura, inoltre, soffre di cecità dai suoi 19 anni. 

La 41enne ha iniziato il suo percorso di transizione nel 2016. Si è prima rivolta a uno psicologo e poi a Movimento identità transessuale di Bologna.

Alla fine ha deciso di compiere il passo definitivo e iniziare la terapia ormonale.

"Per me è stato quasi più semplice convivere con la cecità che con l'incongruenza di genere – ha spiegato -. Se perdi la vista, con l'aiuto di familiari e amici in qualche modo puoi riorganizzare la tua vita.

Con l'identità di genere non si può scendere a patti: puoi lottarci per un po', ma alla fine devi accettare quello che sei perché in ballo c'è la tua vita".

Durante il percorso medico e psicologico, Maura  hanno potuto contare sull'aiuto di amici e familiari.

"Certi percorsi si fanno per autentica necessità – ha raccontato ancora la donna – e rapportarmi con i miei familiari e con dei professionisti mi ha aiutato a prendere veramente coscienza dei miei bisogni.

Nonostante il supporto, non è stata una passeggiata: ho avuto diversi momenti di sconforto e paura, altri in cui mi sono sentita in colpa per aver trascinato la mia famiglia in questo cammino così complesso.

Dentro di me però sapevo che era l'unica cosa da fare per stare bene".

L'incontro con Emanuele, anche lui transgender, è stato del tutto inaspettato ed è arrivato durante l'ultimo atto di una transizione lunga e difficile.

"Oggi so che rifarei tutto – ha ribadito Maura – perché quello che ho perso è niente rispetto a quello che ho guadagnato.

Quando ho fatto coming out, qualche amico si è allontanato. Ne ho trovati altri e ho riscoperto quelli che sono rimasti. La ciliegina sulla torta è stata l'arrivo del mio compagno. Ora finalmente siamo pronti a sposarci e possiamo pensare a una cosa bella".

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