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Vaiolo delle scimmie in Italia ed Europa

Come sta andando col vaiolo delle scimmie

Secondo l’OMS l’attuale epicentro dell’epidemia è l’Europa, dove è stato registrato l’80% dei casi globali. I contagi sono comunque sottostimati.
A cura di Davide Falcioni
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L'attuale epicentro dell'epidemia di Vaiolo delle Scimmie è l'Europa, dove è stato registrato l'80% dei casi globali. A renderlo noto, facendo il punto della situazione, il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, affermando che i contagi sono comunque sottostimati: "Il testing resta una sfida ed è altamente probabile che ci sia un numero significativo di casi non rilevati".

Il capo dell'OMS ha spiegato inoltre che "in Africa si registrano casi in Paesi non precedentemente colpiti e numeri record in luoghi senza esperienze passate di focolai di Monkeypox". Per questo l'Organizzazione Mondiale della Sanità "sta lavorando con i Paesi e i produttori per coordinare la condivisione dei vaccini, che attualmente sono scarsi e devono essere accessibili alle persone più a rischio".

L'Ema, l'Agenzia europea per i medicinali ha fatto sapere di stare valutando l'uso del vaccino Imvanex, per fermarne la diffusione: “Il comitato per i medicinali per uso umano dell'Ema sta ora rivedendo i dati per estendere l'uso del vaccino del Imvanex per il vaiolo delle scimmie – ha spiegato quest'oggi in conferenza stampa il responsabile per le minacce alla salute biologica e la strategia dei vaccini dell'Ema, Marco Cavaleri – Imvanex è autorizzato nell'Ue per prevenire il vaiolo negli adulti ed è considerato un vaccino rilevante ed efficace anche per il vaiolo delle scimmie”.

L'organizzazione, ha aggiunto Ghebreyesus, "sta anche lavorando a stretto contatto con la società civile e la comunità Lgbtqi+, in particolare per abbattere il muro dello stigma nei confronti dell'infezione e diffondere informazioni in modo che le persone possano proteggersi". Il direttore dell'Oms ha voluto "elogiare coloro che stanno condividendo video online tramite i canali social, parlando dei loro sintomi e delle esperienze con il Monkeypox. Questo è un modo positivo per sconfiggere lo stigma su un virus che può colpire chiunque".

"Continuo a essere preoccupato per le dimensioni e la diffusione del virus del vaiolo delle scimmie. In tutto il mondo sono stati registrati più di 6mila casi in 58 Paesi", tanto che "ho intenzione di convocare nuovamente il Comitato di emergenza" che nelle scorse settimane si è espresso sulla non opportunità di dichiarare il Monkeypox virus emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale (Pheic), "in modo che" gli esperti "siano aggiornati sulla situazione epidemiologica attuale e sulla sua evoluzione, e sull'attuazione delle contromisure. Li riunirò nella settimana del 18 luglio o prima, se necessario", ha quindi annunciato il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità.

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