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News su Marco Raduano, boss evaso dal carcere

Come hanno arrestato il latitante Marco Raduano: stava andando in un ristorante di lusso

Marco Raduano, boss del Gargano, era in fuga da un anno ed era inserito nell’elenco dei ricercati più pericolosi. Lo hanno fermato a Bastia, in Francia, mentre andava in un ristorante di lusso. Pare avesse una relazione con una donna.
A cura di Biagio Chiariello
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La latitanza di Marco Raduano è terminata oggi: il boss della “mafia del Gargano” è stato catturato a Bastia, in Corsica. È stato arrestato mentre andava a mangiare in un ristorante elegante.

Aveva fatto perdere le proprie tracce dal 24 febbraio 2023 quando riuscì clamorosamente ad evadere dal carcere di massima sicurezza di Nuoro, “Badu’ e Carros”. Il 40enne, originario di Vieste, detto “Faccio di pallone”, si era calato con un lenzuolo dal muro di cinta per poi svanire nel nulla.

Raduano era uno dei tre italiani inserito nella lista dei latitanti più pericolosi presenti nel sito della Europol con Enfast, la rete europea delle Unità Ricerche Attive Latitanti.

Come è stato catturato Marco Raduano

"Raduano è stato fermato mentre stava andando in un ristorante di lusso. Era solo e non era armato", spiega la Dda di Bari a margine della conferenza stampa organizzata nel capoluogo pugliese nella quale sono stati riferiti i dettagli dell'operazione che ha portato alla sua cattura.

Pare che il boss 40enne avesse una relazione con una donna, ma gli investigatori non hanno confermato che fosse con lui al momento dell'arresto. "Non c'è dubbio che una latitanza è possibile solo se c'è una rete di aiuto". Così il procuratore capo della Dda di Bari, Roberto Rossi.

Stando a quanto emerso, sono risultate determinanti le indagini svolte attraverso intercettazioni telematiche. A catturarlo sono stati i carabinieri del Ros, lo stesso reparto che ha arrestato Matteo Messina Denaro, guidato dal colonnello Lucio Arcidiacono.

Arrestato anche il latitante Gianluigi Troiano

In manette nelle stesse ore è finito anche Gianluigi Troiano, anch'egli originario di Vieste, è ritenuto dagli inquirenti il braccio destro di Marco Raduano. Era latitante dalla fine del 2021 quando aveva fatto perdere le proprie tracce mentre si trovava agli arresti domiciliari col braccialetto elettronico a Campomarino (Campobasso).

Era detenuto per reati di criminalità organizzata di stampo mafiosa e sarebbe coinvolto nell’omicidio di Omar Trotta, avvenuto in un ristorante di Vieste nel 2017, che sarebbe stato messo a segno per aiutare Marco Raduano a eliminare un rivale del clan opposto.

Gianluigi Troiano.
Gianluigi Troiano.

Il ministro Piantedosi: "Duro colpo alla criminalità organizzata".

"La cattura all’estero di due pericolosi latitanti, Marco Raduano e il suo braccio destro Gianluigi Troiano, ad opera dell’Arma dei Carabinieri, rappresenta un altro duro colpo inferto alla criminalità organizzata", ha dichiarato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.

"Grazie alle capacità investigative delle nostre forze dell’ordine e alla cooperazione con le autorità francesi e spagnole, è stato possibile chiudere il cerchio sui due criminali, assicurandoli alla giustizia. Proseguono, con i due arresti, gli importanti risultati fatti segnare da questo Governo nel contrasto alla criminalità organizzata ed ai suoi collegamenti internazionali grazie ad una intensa e proficua collaborazione di polizia" dice il capo del Viminale.

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