Chi è Marco Raduano, il boss evaso con lenzuola dal carcere di massima sicurezza di Nuoro

È scappato utilizzando il più classico dei metodi: si è calato con le lenzuola dal braccio di massima sicurezza del carcere di Badù e Carros a Nuoro. Così Marco Raduano, 40 anni, pugliese, elemento di spicco della criminalità organizzata del Gargano e al vertice di un clan della mafia di Vieste (il clan Raduano), è evaso nella giornata di ieri, 24 febbraio. Subito dopo l'allarme in Sardegna è scattata la caccia all'uomo con controlli e posti di blocco anche ai porti e agli aeroporti.
Chi è Marco Raduano
Detto ‘pallone', Raduano è un elemento apicale dell’omonimo clan dei Montanari egemone nel territorio garganico e non solo. Vanta una lunghissima carriera criminale e ha condanne che deve finire di scontare nel 2046 per traffico stupefacenti con aggravante di mafia, omicidio, reati contro la persona, contro il patrimonio e in materia di armi e stupefacenti.

Il 3 febbraio scorso gli era stata notificata una condanna diventata definitiva a 19 anni di reclusione, più tre anni di libertà vigilata, perché il ricorso in Cassazione era stato dichiarato inammissibile, nell'ambito del processo denominato ‘Neve di marzo' dal nome dell'operazione con cui nell'ottobre del 2019 le forze dell'ordina avevano sgominato il clan Raduano, arrestando 15 persone, accusate – a vario titolo – di associazione a delinquere per il traffico di sostanze stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso e dall'uso di armi.
Scappato grazie alle lenzuola dal carcere di massima sicurezza
Il carcere di Badu ‘e Carros è una prigione di massima sicurezza dove sono rinchiusi diversi terroristi e mafiosi e da cui nessuno è mai evaso. Proprio per questo ora ci si interroga come Raduano sia riuscito a scappare con tanta facilità.
"In diverse occasioni avevamo segnalato la carenza di personale di polizia penitenziaria – denuncia Luca Fais, segretario regionale per la Sardegna del Sindacato autonomo polizia penitenziaria – che impedivano di assicurare una scrupolosa vigilanza in visione della tipologia di detenuti reclusi nell’istituto di Nuoro. In Sardegna ci sono ben 4 istituti che custodiscono detenuti di alta sicurezza appartenenti ai vertici della criminalità organizzata e tutti sono in grande difficoltà a causa della carenza organica".
Per Donato Capece, segretario generale del Sappe, "quel che è successo è di inaudita gravità ed è la conseguenza dello scellerato smantellamento delle politiche di sicurezza delle carceri. Il sistema penitenziario, per adulti e minori, si sta sgretolando ogni giorno di più".
Le parole del questore
"Appena la Polizia penitenziaria ci ha allertato dell'evasione, intorno alle 19, abbiamo avviato il piano anticrimine in provincia di Nuoro, avvisato tutte le Questure della Sardegna e la Polizia di frontiera nei porti e negli aeroporti dell'Isola – conferma all'ANSA il questore del capoluogo barbaricino Alfonso Polverino – C'è un enorme dispiegamento di forze di Polizia e di uomini in tutta la regione, mentre la Polizia penitenziaria di Nuoro lavora sul fronte interno attraverso l'analisi di telecamere della casa circondariale e testimonianze".