Chiede di parlare con agenti, si presentano due poliziotte ma lui le picchia: “Volevo un uomo”
Si è presentato agli uffici della Questura chiedendo di poter parlare con qualcuno ma, quando alla porta si sono presentate due poliziotte che erano in servizio in quel momento, si è scagliato contro di loro a colpi di pugni mandandone una in ospedale solo perché si aspettava di parlare con agenti maschi. L'assurdo episodio, avvenuto a Catania, è stato denunciato dai sindacati di polizia.
Protagonista del gesto, avvenuto nella tarda mattinata della giornata di Tutti i Santi, martedì 1 novembre, è un senzatetto già conosciuto alle forze dell'ordine per diversi precedenti per resistenza e reati contro la persona. Stando alla ricostruzione dei sindacati, erano circa le 15.30 del pomeriggio quando il 28enne bengalese si è presentato negli uffici della questura etnea citofonando e chiedendo di poter parlare con qualcuno.
Davanti a lui si sono presentate due poliziotte in divisa in servizio all’ingresso ma a questo punto, improvvisamente e senza apparente motivo, l'uomo si è scagliato contro di loro. Ha spintonato una e aggredito l'altra, prendendola a pugni in pieno volto prima di essere fermato e arrestato da due agenti di una volante.
Mentre la poliziotta ferita veniva accompagnata in pronto soccorso dove è stata medicata e successivamente dimessa con una prognosi di dieci giorni, l'uomo è stato interrogato per capire i veri motivi del suo gesto. Ai poliziotti che lo hanno fermato ha detto di aver picchiato le due agenti "perché voleva parlare con un uomo e non con una donna".
"Siamo sinceramente stufi di vedere come continuino senza sosta e senza ritegno le più svariate aggressioni a chi, portando una divisa, lavora per il bene di tutti" denuncia Giuseppe Sottile, segretario provinciale della Federazione sindacale di Polizia (Fsp ) rivolge un appello al ministro dell’Interno perché si faccia promotore di una legge per l'inasprimento di pena per i responsabili di aggressioni agli operatori della sicurezza. Stessa condanna per lì'accaduto anche da parte del Siulp che propone un progetto di legge per l’istituzione di un “reato penale specifico per coloro che aggrediscono i lavoratori in divisa del comparto sicurezza difesa e soccorso pubblico, con pena certa e immediata".