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C’è un boom di iniziative e manifestazioni filo russe in tutto il Nord Italia

L’aggressione all’Ucraina diventa “liberazione”, e la propaganda putiniana è presentata come una richiesta di pace: raffiche di iniziative dei filo russi in Italia, in campo anche il filosofo Dugin.
A cura di Antonio Musella
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Non sarebbe un caso isolato quello dell'iniziativa filorussa di Modena prevista per il 20 gennaio in una sala comunale segnalata dal senatore del Pd Filippo Sensi su X. Sembra proprio che la propaganda filo russa abbia iniziato una campagna nel nostro paese.

Sono tantissime infatti le iniziative previste tra gennaio e febbraio. Un numero così elevato da lasciare intendere che si tratti di una vera e propria campagna di comunicazione. I contenuti sono gli stessi della propaganda bellica russa: l'occupazione dell'Ucraina diventa "liberazione", come nel caso dell'iniziativa di Modena sulla città di Mariupol, città martire dell'Ucraina occupata dall'esercito russo, e la propaganda filo russa si trasforma in richiesta di pace, come nel caso della manifestazione di Verona prevista per il 4 febbraio.

In campo anche il padre della propaganda di Putin, il filosofo Alexander Dugin che sarà a Lucca il 27 gennaio.

Raffica di convegni e manifestazioni in poche settimane

Il Sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli di centro sinistra, dopo le polemiche scoppiate per la concessione di una sala comunale all'iniziativa filo russa sulla città di Mariupol, ha detto che valuterà attentamente se ritirare la concessione, dopo l'esplosione mediatica del caso. Ma il calendario di iniziative filo russe in Italia sembra davvero molto corposo.

Domenica 14 gennaio a Milano, la casa editrice Ritter, che si presenta come "Libreria specializzata in Storia Militare, Fascismo e Nazionalsocialismo, Armi e Forze Speciali, Neofascismo, Ultras, Musica Alternativa ed Etnonazionalismo", ospiterà il dibattito "Daria Dugina e il Donbass", con riferimento alla figlia di Dugin, uccisa in un attentato lo scorso anno. A comporre il parterre di relatori sono tutti esponenti di estrema destra: Marco Battarra, editore, esponente di estrema destra, già militante del Fronte della Gioventù e del Movimento Sociale Italiano, frequentatore dei circuiti russi legati all'estrema destra già dagli anni novanta, e Maurizio Murelli, editore anche lui, e anche lui esponente di estrema destra già negli anni '70.

A Lucca il 27 gennaio scende in campo direttamente Alexandr Dugin, che interverrà all'Hotel Guinigi di via Romana, al dibattito dal titolo "Verso un nuovo mondo multipolare". Con lui Lorenzo Berti, dell'Associazione Vento dell'Est, che risulta essere la promotrice di quasi tutte le iniziative filo russe delle prossime settimane in Italia. Il gruppo di Berti organizza da diversi anni delle carovane nelle regioni del Donbass, ovvero la zona di confine dell'Ucraina occupata dai filo russi attualmente e che insorse contro Kiev già nel 2014 portando avanti una guerra a bassa intensità fino all'invasione del febbraio del 2022.

Sempre "Vento dell'Est" organizza la manifestazione del 4 febbraio prossimo a Verona, in Piazza Bra alle ore 15, dal titolo "Il popolo non vuole la vostra guerra". In questo caso l'iniziativa è co-promossa con "l'Associazione Veneto Russia" considerata vicino alla Lega di Matteo Salvini, e di cui è socio il consigliere regionale della Lista Zaia, Stefano Valdegamberi. Proprio i "leghisti filoputiniani" avevano già organizzato diverse iniziative su questo stile in Veneto negli ultimi anni.

Tra gli altri promotori c'è "Verona per la libertà", che viene dal mondo dei no green pass al tempo della pandemia da Covid, e che alle ultime elezioni della città scaligera aveva candidato a Sindaco Alberto Zelger, ex Lega. A Bologna il 27 gennaio, al Centro Culturale Villa Paradiso, questa volta di sponda opposta, vicina ai Carc, si proietta il film "Il Testimone": anche qui si tratta di un film di propaganda russa, realizzato in chiave anti Ucraina, che ha già registrato un magrissimo incasso ai botteghini nei paesi dove è stato proiettato. Ad intervenire sarà il giornalista Andrea Lucidi, che nelle regioni del Donbass ha realizzato diversi lavori. Sempre Lucidi è stato invitato ad intervenire anche alla discussa iniziativa di Modena su Mariupol.

A chiudere il calendario di eventi fino a qui pubblicizzati sul web, c'è un'altra iniziativa di "Vento dell'Est", il 3 febbraio a Pistoia alla Biblioteca San Giorgio, sempre in una sala del Comune. Si tratta di un dibattito sulla guerra in Ucraina con il vice direttore de La Verità, Francesco Borgonovo, co-promossa con l'associazione Identità Futura. Lo stesso Borgonovo lo scorso 15 dicembre aveva partecipato ad un'altra iniziativa di Vento dell'Est a Prato, dal titolo "Un mondo in guerra".

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Neofascisti, nostalgici dell'Urss e leghisti

Sebbene alcune delle iniziative siano promosse principalmente dall'associazione di Berti, Vento dell'Est, il calendario di convegni di propaganda filo russa vede insieme un minestrone di ambienti politici, tutti marginali. Si va dai nostalgici dell'Urss ai neofascisti, passando per i leghisti radicali.

Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Toscana sembrano essere i territori dove si stanno concentrando le iniziative di propaganda dei putiniani, che in alcuni casi, come in Veneto, sembrano avere legami concreti anche con i partiti espressione del governo di Giorgia Meloni. Vento dell'Est invece rende chiare le sue posizioni già dal loro sito web, che appare recentissimo, visto che il copyright è registrato nel 2024.

"L'Italia deve diventare un elemento eterno dell'anima russa" c'è scritto sulla homepage. Un tentativo quindi assolutamente manifesto, come si può leggere sui contenuti presenti sul sito, di amplificare la propaganda Russa, e dove vengono pubblicizzate anche le missioni nelle regioni occupate del Donbass, autoproclamatesi indipendenti dopo il referendum farsa promosso da Putin lo scorso anno.

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