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Darya Dugina, servizi russi contro Kiev: “Figlia di Dugin uccisa da donna ucraina fuggita in Estonia”

Secondo i servizi segreti russi , Daya Dugina sarebbe stata uccisa da una donna ucraina fuggita in Estonia subito dopo l’attentato. La donna l’avrebbe pedinata per mesi.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Darya Dugina, foto da Twitter
Darya Dugina, foto da Twitter

L'intelligence russa ha puntato il dito contro i servizi segreti ucraini per l'omicidio di Darya Dugina, la figlia del politologo Aleksandr Dugin morta in seguito all'esplosione della sua auto nei pressi di Mosca.

Secondo l'Fsb, ad azionare a distanza l'ordigno che ha fatto esplodere l'automobile della 30enne sarebbe stata Natalya Vok, una donna di 43 anni che è poi riuscita a fuggire in Estonia. Le ricerche sono attualmente in corso.

Secondo quanto ricostruito, Vok sarebbe arrivata in Russia il 23 luglio scorso insieme alla figlia 12enne. Le due hanno partecipato al festival "Tradizione" a cui erano presenti Dugin e sua figlia. La donna avrebbe agito subito dopo il loro intervento, quando sono saliti in auto per tornare a casa. La 43enne ha seguito il politologo e sua figlia per un po': a Mosca aveva affittato un appartamento nel condominio in cui risiedeva Dugina e usava una Toyota Land cruiser per seguire la giornalista nei suoi spostamenti.

Aleksrandr Dugin e sua figlia Darya
Aleksrandr Dugin e sua figlia Darya

La 43enne e sua figlia sono poi partite per l'Estonia attraverso la regione di Pskov. La ricostruzione dei servizi segreti è stata resa pubblica neanche 48 ore dopo l'omicidio.

Il presidente ucraino Zelensky aveva respinto qualunque coinvolgimento dell'Ucraina nell'attentato nonostante le accuse di Mosca. Secondo quanto rilevato, la bomba avrebbe dovuto colpire e uccidere il politologo definito "l'ideologo di Putin". L'uomo però ha deciso di viaggiare su un'auto diversa da quella della figlia proprio pochi minuti prima dell'esplosione.

Gli scritti di Dugin avrebbero ispirato le mire espansionistiche della politica estera del Cremlino. Secondo i media russi, però, il politologo aveva posizioni troppo estremiste perfino per il governo russo. Nel 2014 aveva perso la cattedra all'Università di Mosca dopo aver inneggiato al genocidio degli ucraini.

Il messaggio di Vladimir Putin su Telegram

"L'omicidio di Darya Dugina è stato un crimine vile e crudele mirato ad eliminare una persona brillante e di talento, gentile e amorevole. Alla patria ha dimostrato con i fatti cos'è il patriottismo". Lo ha affermato il presidente Vladimir Putin citato dal canale Telegram del Cremlino in un messaggio di condoglianze per la morte della giornalista e politologa.

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