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Catania: bambino di 10 mesi muore di morbillo. Malattia contratta da persone non vaccinate

Il piccolo è deceduto a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni respiratorie e cardiocircolatorie. Secondo il direttore del reparto di rianimazione dell’ospedale Garibaldi-Centro di Catania il bimbo ha contratto la malattia da individui non vaccinati.
A cura di Davide Falcioni
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Un bambino di 10 mesi è morto questa mattina nell'ospedale Garibaldi di Catania per complicanze legate al morbillo. Era stato ricoverato ad Acireale trasferito da due giorni nel nosocomio del capoluogo etneo per l'aggravarsi  delle condizioni respiratorie e cardiocircolatorie.

Il bambino è morto stamani alle 10.15 nel reparto di Rianimazione, dove era arrivato due giorni fa in condizioni precarie dopo un primo ricovero in pediatria ad Acireale. Il piccolo, già sofferente per un difetto cardiaco, era stato ricoverato anche dal 3 al 16 marzo scorsi nel reparto dia pediatria dell’ospedale Garibaldi-Nesima per una broncopolmonite e bronchiolite. "Il tragico evento occorso al piccolo paziente, che non era nell’età da poter essere vaccinato e quindi ha contratto l’infezione da chi vaccinato non era, deve essere di monito affinché tutti capiscano che vaccinandosi, si protegge non solo se stessi ma tutta la comunità". L'ha dichiarato all’ANSA il dottor Sergio Pintaudi, direttore del reparto di rianimazione dell’ospedale Garibaldi-Centro di Catania, dove sono stati diagnosticati 218 casi di morbillo, con due decessi.

L'Istituto Superiore di Sanità: "E' il terzo decesso per morbillo nel 2018"

Comunemente considerate "benevole", il morbillo e l'influenza in realtà possono avere conseguenze drammatiche e su grandi masse di popolazione causano ogni anno migliaia di casi e non pochi morti. Walter Ricciardi, presidente dell'Istituto superiore di Sanità (Iss), ha spiegato nei giorni scorsi che "solo nei primi due mesi del 2018, in Italia si sono già registrati due decessi". A questi si aggiunge oggi la morte del bimbo di 10 mesi a Catania.

Dal 1 gennaio al 28 febbraio 2018, spiega l'ultimo aggiornamento dell'Istituto Superiore di Sanità, 16 Regioni hanno segnalato al Sistema nazionale di sorveglianza integrata morbillo e rosolia 411 casi di morbillo, compresi due decessi. Oltre l'80% dei casi è stato segnalato da quattro Regioni (Sicilia, Lazio, Calabria e Toscana). La Regione Sicilia ha riportato l'incidenza più elevata. L'età media è inferiore a 25 anni. Nel 91% circa dei casi le persone malate non erano vaccinate, e un ulteriore 4,5% aveva ricevuto solo una dose. Il 43% ha sviluppato almeno una complicanza, mentre oltre il 60% dei casi è stato ricoverato. Dall'inizio del 2018, sottolinea l'Iss, "sono decedute per morbillo due persone, non vaccinate, rispettivamente di 38 e 41 anni, entrambe per insufficienza respiratoria". Nello stesso periodo sono stati segnalati 3 casi di rosolia.

Le complicazioni del morbillo

Uno studi recentemente condotti da ricercatori dell'University of California intitolato Subacute Sclerosing Panencephalitis: the Devastating Measles Complication is More Common than We Think, ha rivisto i calcoli ufficiali riguardanti l'incidenza del rischio di sviluppare la PESS, ovvero la panencefalite subacuta sclerosante (PESS), un'infiammazione di cervello e midollo spinale che si presenta nei pazienti anche molti anni dopo il contagio del morbillo. Fino a pochi mesi fa si credeva che le probabilità fossero di 1 su 100.000, la nuova analisi invece sostiene che, per chi si è ammalato prima dei 5 anni, il rischio è di 1 su 1.387, per quelli sotto l'anno di vita, il rischio sale a 1 su 609.

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