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Matteo Messina Denaro

Il video nel covo di Messina Denaro: le ricerche dei carabinieri con georadar e martelli pneumatici

Il video dell’attività di verifica dei carabinieri all’interno del primo covo di Matteo Messina Denaro a Campobello di Mazara alla ricerca di informazioni utili per ricostruire gli anni della latitanza.
A cura di Ida Artiaco
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Continuano le attività di verifica dei carabinieri all'interno del primo covo di Matteo Messina Denaro a Campobello di Mazara. Si tratta dell'appartamento in via CB 31, dove il boss di Cosa Nostra, arrestato lo scorso 16 gennaio a Palermo, avrebbe vissuto dallo scorso giugno.

Gli inquirenti sono alla ricerca di informazioni che possano aiutarli a ricostruire gli anni della latitanza del Padrino di Castelvetrano e a scoprire segreti sulla storia della mafia, recente e passata. Per questo, hanno utilizzato martelli pneumatici per scavare sotto al pavimento, georadar e attività di carotaggio, per verificare che tutto venga portato alla luce del sole, compresi eventuali nascondigli.

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L'appartamento di via Cb 31 a Campobello di Mazara è il primo dei quattro covi di Matteo Messina Denaro individuati dalle forze dell'ordine dopo la sua cattura. Qui il boss avrebbe vissuto negli ultimi sei mesi.

Di proprietà del vero Andrea Bonafede, l'uomo di cui Messina Denaro ha utilizzato l'identità, all'interno i carabinieri del Ros avevano già trovato gioielli, profumi, decine di scarpe modello sneackers (di marca), anche costose, diversi modelli di occhiali ray-ban, un frigorifero ben rifornito, una pistola e diverse ricevute di ristoranti.

L'arresto del boss Matteo Messina Denaro
L'arresto del boss Matteo Messina Denaro

È stata anche rinvenuta un'agenda, il cui contenuto è ancora al vaglio degli inquirenti, ma al cui interno ci sono molte riflessioni personali di Messina Denaro, rivolte in particolare alla figlia Lorenza Alagna, con la quale non ha mai avuto un rapporto.

Nell'appartamento in questione sono stati ritrovati pure alcuni bigliettini con numeri di telefono di due donne, che sono state già sentite dai carabinieri e che potrebbero aver avuto delle relazioni con il boss. Si tratterebbe di una imprenditrice locale, separata e con una figlia, che però ha negato qualsiasi tipo di collegamento con Messina Denaro, e un'altra donna, probabilmente una insegnante, che ha ammesso di conoscere quell'uomo ma di aver capito che si trattava del boss solo dopo averlo visto in tv.

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