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Claudia Stabile rintracciata: “È arrivata la telefonata che tutta Italia stava aspettando”

“Amici, è arrivata la telefonata che tutta l’Italia stava aspettando”, ha annunciato su Facebook l’avvocato Antonio Di Lorenzo, legale di Claudia Stabile la donna scomparsa un mese fa dal Palermitano. A chiamarlo, infatti, è stata proprio Claudia, che una settimana fa si era fatta viva con una misteriosa mail per dire che stava bene.
A cura di Angela Marino
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"Amici, è arrivata la telefonata che tutta l'Italia stava aspettando", ha annunciato su Facebook l'avvocato Antonio Di Lorenzo. Dall'altro capo della linea la voce di Claudia Stabile, la mamma di 35 anni scomparsa da Campofiorito lo scorso 8 ottobre e rintracciato solo con una stra mail. Non ci sarebbero dubbi, a questo punto, sul fatto che la giovane mamma di tre bimbi è viva e sta bene. Il suo legale era intervenuto nel corso della puntata del 13 novembre di ‘Chi l'ha visto' per invitarla a contattarlo telefonicamente perché potesse accertarsi che era viva e sta bene. Non bastava, infatti, fino a ieri, la lapidaria mail inviata lo scorso giovedì da un indirizzo che porta il nome di battesimo di Claudia e il numero dell'anno di nascita, che non forniva nessuna prova della autenticità del messaggio.

"La polizia postale mi farà sapere da quale indirizzo proviene la mai, ma ci dirà solo da dove è partita e non chi l'ha inviata", precisava Di Lorenzo. Nel messaggio di posta, dopo aver chiesto al legale di informare i suoi tre bimbi che sta bene e li ama, Claudia scriveva che le cose non stavano come aveva detto suo marito Piero Bono agli inviati di Federica Sciarelli e che non voleva ‘ripetere lo sbaglio di tre anni prima'.

Nel 2016, infatti, Claudia aveva lasciato il marito portando con sé la bambina e al ritorno, in Italia, in aeroporto, era stata arrestata dalla Polizia sulla base della denuncia del marito per ‘sottrazione di minore‘. Per questo una volta ritornata, era stata sottoposta ai domiciliari, poi convertiti in obbligo di firma con divieto di espatrio. Il provvedimento le impediva dunque di viaggiare e far visita alla sua famiglia in Germania. Tedesca di nascita, infatti, Claudia a Palermo aveva solo un'anziana nonna, morta qualche tempo fa.

Al giudice con cui aveva conferito dopo la denuncia Claudia aveva detto: "Mio marito è geloso, mi controlla tutto, mi sgrida se non è pronto il pranzo quando dice lui". Senza riferire di maltrattamenti fisici, Claudia aveva comunque descritto una situazione di sofferenza che l'aveva portata, durante la prima fuga, a chiedere e ottenere rifugio in una Casa delle Donne tedesca. "Mi dice che il lavoro della casalinga non è poi tanto difficile – diceva parlando del marito – ma io non so farlo. Alza la voce contro di me, sono andata via di casa perché non volevo fare crescere i bambini davanti alle liti". Tornata con lui, Claudia era rimasta a Campofiorito anche in ottemperanza dell'obbligo di espatrio, revocato qualche tempo fa, prima che sparisse l'8 ottobre scorso.

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