Calciatore italiano di 14 anni muore in un tamponamento a catena in Spagna: feriti i fratelli
Kayo M.S., un 14enne piemontese di Leini di origine brasiliana, è morto in un tragico incidente stradale avvenuto la sera di giovedì 29 agosto sull'autopista (l'autostrada) del Mediterraneo nel comune di Moncofa, provincia di Castellón, nella regione della Comunità Valenciana, in Spagna.
Stando a quanto ricostruito dalla locale polizia stradale l'adolescente è stato coinvolto in un tamponamento a catena fra tre auto che viaggiavano in corsia di sorpasso e che sono rimaste distrutte. Il giovane deceduto giocava a calcio nella Mappanese, che lo ha salutato con un post di commiato. "Non ci sono parole – ha scritto il direttivo guidato dal presidente Andrea Granieri -. Non doveva andare così". Il ragazzino abitava col padre, mentre sua madre abita a Torino nel quartiere San Donato.
Nell'incidente altre 14 persone, per la maggior parte italiane, sono rimaste ferite. I feriti sono sette adulti, di cui quattro uomini tra i 40 e i 56 anni e tre donne tra i 29 e i 73 anni, e sette minorenni tra i 7 e i 16 anni. Dopo l'intervento dei servizi medici di emergenza, undici feriti sono stati trasportati per vari motivi all'ospedale generale di Castellón e all'ospedale La Plana di Villarreal. Gli altri tre feriti sono stati trasportati con mezzi autonomi all'ospedale La Plana. Un bimbo di 10 anni è ricoverato nel reparto di terapia intensiva pediatrica e un altro di sette anni si trova nel reparto di pediatria dell'ospedale generale di Castellón. Entrambi sono in prognosi riservata e, a quanto pare, si tratterebbe dei fratelli della vittima. Una sorella e la sua mamma sono rimaste ferite in modo meno grave.
Come scrive il quotidiano spagnolo Elcaso.com "pattuglie della Guardia Civil sono state chiamate sul luogo dell'incidente, e hanno avviato un'indagine per determinare le circostanze dello scontro. Sembra si sia trattato di un tamponamento a catena, con i primi due veicoli che si sono scontrati da dietro e il terzo che non è riuscito a evitarli".