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Cagliari, rider aggredito a calci e pugni durante la festa per la vittoria dell’Italia

Tanto spavento ma anche profonda gratitudine per quei ragazzi che lo hanno aiutato a rialzarsi e gli hanno permesso di andar via. Alessandro, il rider 51enne aggredito a Cagliare, in piazza Yenne durante i festeggiamenti post Italia-Spagna, racconta di quei concitati momenti quando preso a calci e pugni è stato fatto cadere dal suo scooter. Intanto il sindaco lo ha invitato in Comune.
A cura di Chiara Ammendola
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Un rider preso a calci e pugni da un gruppo di tifosi scesi in piazza a festeggiare la vittoria dell'Italia contro la Spagna. È avvenuto lo scorso martedì, giorno della partita, a Cagliari, in piazza Yenne. La scena è stata, come spesso accade, ripresa da diversi testimoni e il video è finito online scatenando l'indignazione di molti, tra cui anche il sindaco del capoluogo sardo che ha voluto esprimere la propria solidarietà al fattorino aggredito. "Ciao Alessandro, vorrei che fossi domani qui da noi al Comune", il messaggio di Paolo Truzzu inviato al 51enne Alessandro Ghiani che ha raccontato ad Ansa quanto accaduto la sera della vittoria dell'Italia nella semifinale degli Europei.

Il sindaco di Cagliari lo invita in Comune

Racconta di essersi spaventato ma anche di aver apprezzato soprattutto i gesti di solidarietà di quei ragazzi lo hanno aiutato a rialzarsi: "Ma per me è tutto superato – spiega il 51enne che lavora da tre anni come rider – certo al momento mi sono spaventato. Ma ricordo soprattutto i gesti di solidarietà: soprattutto un ragazzo e una ragazza che mi sono stati vicino e addirittura, pensando che mi avessero rubato le pizze, volevano ripagarmele". Una brutta esperienza per Alessandro che ha raccontato dell'invito del sindaco che gli ha scritto che avrebbe piacere a fare due chiacchiere con lui. Il gruppo di ragazzi che lo ha aggredito lo ha inseguito all'improvviso mentre passava per quella piazza che di solito è sempre tranquilla ma che quella sera, come è accaduto anche in altre parti d'Italia, si è riempita di persone, tutti giovani, intenti a festeggiare l'Italia.

Mi sono spaventato, credo volessero rubarmi le pizze

"Dico la verità: non mi hanno dato colpi alla faccia, ma molti battevano le mani sul casco. E anche quello fa male. Sono caduto perché qualcuno poi ha dato un calcio alla ruota. Ero disorientato, un po’ spaventato, ma non paralizzato dalla paura. Sono sicuro che volessero prendermi le pizze, forse una bravata, forse avevano fame. In realtà io stavo trasportando delle birre che avevo nello zainetto , non avevo pizze". Un episodio che il 51enne vuole dimentica non prima di ringraziare chi gli ha prestato soccorso: "Quando li ho rassicurati dicendogli che stavo bene e che le birre erano in salvo mi hanno detto: vai e stai zitto, altrimenti, visto che non hanno trovato le pizze, ti rubano le birre. E ho continuato il mio lavoro".

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