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Cade nel vuoto a 3400 metri di altezza: alpinista inglese muore sul Monte Bianco

L’uomo stava scalando la vetta dell’Anguille Noire insieme a un compagno di cordata, non coinvolto nell’incidente. Ancora da chiarire anche le dinamiche precise della tragedia.
A cura di Lorenzo Bonuomo
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Fonte: soccorso alpino valdostano (immagine di repertorio)
Fonte: soccorso alpino valdostano (immagine di repertorio)

Tragedia sulle Alpi: ieri sera, domenica 11 settembre, un alpinista di nazionalità inglese è morto precipitando da 3400 metri di altezza. L'uomo era impegnato in una scalata sull‘Anguille Noire, massiccio del Gruppo del Monte Bianco, in Valle D'Aosta, insieme a un compagno di cordata che invece è rimasto illeso. L'incidente è avvenuto intorno alle 22.00 di domenica sera.

Il corpo senza vita dell'alpinista è stato recuperato questa mattina dal Soccorso alpino valdostano ed è stato trasportato a valle con l’elicottero: nella camera mortuaria dell'ospedale di Courmayeur, è stato il sopravvissuto all'incidente a confermare l'identità della vittima. Si tratta di Andrew Wilkinson, di 46 anni, originario di Londra.

Ancora da chiarire l'esatta dinamica del tragico accaduto. Le indagini sono state affidate alla Guardia di Finanza di Entreves, frazione del comune di Courmayeur, dove è stato condotto l'alpinista scampato alla tragedia. L'uomo ha riferito agli inquirenti che i due non erano legati tra loro quando il compagno di cordata è scivolato giù da un dirupo per oltre 300 metri. L'esame del medico legale ha confermato che il decesso è avvenuto per le gravi ferite e traumi riportati a seguito della caduta.

Tragedie sul Monte Bianco: i precedenti di quest'anno

Non è la prima volta che il Monte Bianco diventa teatro di tragedie: lo scorso 23 agosto, un corridore brasiliano di 60 anni è precipitato per un centinaio di metri sul versante francese del Monte Bianco di Chamonix, mentre partecipava alla "Petite trotte à Léon" (Ptl), una delle gare dell'Ultra-trail del Monte Bianco: si tratta di una corsa di ultra-resistenza a piedi di 300 km e 25 mila metri di dislivello positivo, che si svolge in autonomia e per squadre di due o tre persone sui tre versanti (italiano, francese e svizzero) del massiccio.

Lo scorso 12 agosto è stata invece l'ex campionessa mondiale di sci alpinismo sprint e individuale Adèle Millozdi nazionalità francese, a perdere la vita: l'aspirante guida alpina di 26 anni stava percorrendo una via su un versante dell'Aiguille du Peigne. Nell'incidente è morta anche una sua compagna di scalata di 30 anni, connazionale di Milloz: le due scalatrici sono precipitate da un'altezza di oltre 3mila metri. L'allarme è stato dato da altri alpinisti, sopraggiunti percorrendo la stessa via. Il mistero sulle cause della tragedia delle due alpiniste francesi non è ancora stato svelato dagli inquirenti.

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