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Brusaferro (Iss): “Usiamo le feste di Natale per fermare il contagio, epidemia è in risalita”

Secondo Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di Sanità, è importante che utilizziamo “le feste di Natale per contrastare le tendenze in atto, per abbassare l’incidenza di nuovi casi. Le raccomandazioni sono sempre le stesse e vanno adottate tempestivamente per contrastare la controtendenza del quadro epidemiologico”.
A cura di Ida Artiaco
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"Utilizziamo le feste di Natale per contrastare le tendenze in atto, per abbassare l'incidenza di nuovi casi, auspicando che alla ripresa il 7 gennaio possiamo trovarci in uno scenario che ci consenta non di rilassarci ma di poter affrontare tutte le nostre attività e socialità in maniera più sicura. Dobbiamo evitare che la trasmissione aumenti". Così Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di Sanità, ha commentato i dati dell'ultimo report settimanale con il monitoraggio dell'emergenza Coronavirus in Italia, secondo i quali per la prima volta da giorni c'è un aumento dell'indice Rt, cioè l'indice di trasmissibilità del contagio, che a livello nazionale è arrivato a quota 0,86, ma in tre regioni, Molise (1.18) , Veneto (1.07) e Lombardia (1), è salito oltre la soglia di guardia di 1. "Le raccomandazioni sono sempre le stesse – ha aggiunto – e vanno adottate tempestivamente per contrastare la controtendenza del quadro epidemiologico. Dunque, è importante evitare spostamenti non necessari e aggregazioni e bisogna stare molto attenti quando ci relazioniamo con persone care e fragili. Voler bene a queste persone non vuol dire venire meno alle regole, ma rispettarle".

Brusaferro ha spiegato che "l’incidenza di Covid in Italia è di 166 ogni 100mila abitanti: in decrescita, ma ancora molto alta. Vuol dire che siamo lontani dalla soglia di sicurezza, che è di 50 casi ogni 100mila abitanti. Oltre questa soglia resta impossibile tracciare tutti i casi. Abbiamo un Rt che cresce e in alcune regioni cresce di più e supera l’1. Rt è il primo indicatore a muoversi e poi viene seguito da nuovi casi, ricoveri e decessi. Quindi Rt in ricrescita è elemento di grave preoccupazione perché vuol dire che la trasmissione dell’infezione sta riprendendo quota". Per cui, bisogna mantenere alta la guardia, nonostante l'arrivo a breve del vaccino rappresenti la luce in fondo al tunnel. "L'impegno è ora abbassare i numeri, dobbiamo contenerli più di adesso. E' una sfida quotidiana". A lui ha fato ecco Gianni Rezza, del Ministero della Salute: "I dati di oggi indicano che siamo in una situazione di stabilità e stabilizzazione e non riusciamo ad andare sotto una certa soglia. Sembra anche che i nuovi ingressi in terapia intensiva siano stabili e ciò ci fa pensare che sarà un po' difficile far diminuire il sovraccarico nelle terapie intensive a meno che non si abbatta la incidenza. Anche i decessi sono stabili. C'è stabilizzazione nel numero di positivi, decessi e ingressi in terapia intensiva".

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