59 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Bondage, Soter Mulé ascoltato dal gip: l’accusa è di omicidio preterintenzionale

L’ingegnere coinvolto nell’incidente romano, avvenuto durante una pratica errata di bondage, in queste ore è ascoltato dal gip che dovrà decidere sull’eventuale convalida del fermo.
59 CONDIVISIONI
caso bondage

Il giudice per le indagini preliminari sta interrogando in queste ore Soter Mulé, l'ingegnere romano coinvolto nella morte di Paola Caputo, la studentessa pugliese soffocata durante una pratica errata di shibari. Se in un primo momento l'accusa che pendeva sull'informatico era di omicidio volontario, la Procura di Roma, dopo aver accertato il fatto che le due giovani erano consenzienti, ha mitigato le accuse nei confronti di Mulé, imputandogli il reato di omicidio preterintenzionale, e non più quello di omicidio volontario.

La pratica del bondage o legatura, in generale, possiede diverse regole che consentono uno svolgimento dell'attività in maniera sicura; Mulé non sembra aver prestato molta attenzione al fatto che i tre non fossero lucidi e ha dimenticato il coltello "d'ordinanza" in macchina. Proprio quel coltello avrebbe consentito di salvare  la vita di Paola Caputo. Era già troppo troppo tardi quando Mulé ha tentato di liberare Paola dalle corde, secondo quanto dichiarato da Soter Mulé, infatti, non c'era più nulla da fare e l'uomo ha cercato di fare il tutto per tutto per salvare almeno l'altra ragazza.

Ad ogni modo, prima dell'incontro con il gip Marco Mancinetti, che dovrà decidere sulla convalida del fermo, Mulé ha raccontato al suo avvocato lo svolgimento dei fatti, confermando che lui e le due ragazze erano amici e che erano soliti dedicarsi allo shibari durante le loro uscite. Già nel corso della serata, tra una chiacchiera e una risata, i tre cominciavano a pensare al luogo dove esercitare la propria passione per le tecniche di legatura giapponese.
Quel vano caldaia Federica F., la ragazza che è ancora in pericolo di vita, sembrava conoscerlo bene, dal momento che lavorava come usciere proprio in quella sede dell'Agenzia delle Entrate. Ma la posizione della ragazza non è pacifica, secondo il pm Maria Letizia Golfieri la Procura dovrà prendere in esame anche una sua eventuale responsabilità: senza di lei quel gioco non avrebbe potuto farsi e per questo potrebbe rischiare l'accusa di favoreggiamento.

59 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views