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Blitz dei Nas in tutta Italia, sequestrate 32mila uova irregolari, galline ovaiole e aziende

Sequestrate oltre 32 mila uova, 4600 galline ovaiole e 30 tonnellate di mangimi non regolari. Tra le criticità riscontrate dai Nas, sono state rilevate situazioni di sovraffollamento nella stabulazione degli animali, mangimi in cattivo stato di conservazione, uova vendute per qualità diverse da quelle possedute, prive di tracciabilità o con stampigliature fuorvianti, detenute in condizioni e ambienti non idonei.
A cura di Susanna Picone
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Nove aziende e ben 32.000 uova irregolari sono state sequestrate dai Nas in tutta Italia nell'ambito di una vasta operazione per la sicurezza della filiera delle uova. Secondo quanto spiegano i carabinieri dei Nas in una nota, nel mese di settembre – periodo di aumento della richiesta di prodotti a base di uova da parte del settore dolciario industriale ed artigianale – il dispositivo di controllo posto in campo ha consentito la verifica di 373 obiettivi che hanno determinato l'accertamento di irregolarità in 66 casi (il 18 percento del totale). Sono state rilevate tra le criticità situazioni di sovraffollamento nella stabulazione degli animali, mangimi in cattivo stato di conservazione, uova vendute per qualità diverse da quelle possedute, prive di tracciabilità o con stampigliature fuorvianti, detenute in condizioni e ambienti non idonei, in alcuni casi anche in strutture abusive. In seguito ai controlli sono state appunto sequestrate oltre 32.000 uova, 4.600 galline ovaiole e 30 tonnellate di mangimi non regolari, per un valore commerciale di circa 185.000 euro.

L'operazione per la sicurezza della filiera delle uova – Nel corso dei controlli è stato anche constatato l'uso di depositi e strutture di imballaggio uova risultati non censiti, ambienti mancanti dei minimi requisiti sanitari, strutturali e di sicurezza per i lavoratori, che hanno comportato l'applicazione di provvedimenti di chiusura o sospensione dell'attività per 9 aziende di allevamento, lavorazione e logistica, il cui valore economico ammonta a più di 2 milioni di euro. Sono state complessivamente contestate 101 violazioni amministrative e penali, per un ammontare di 130.000 euro, e 7 operatori del settore sono stati ritenuti responsabili di maltrattamento di animali e frode in commercio. Inoltre sono stati eseguiti 133 campioni di uova, prodotti derivati e matrici ambientali, al fine di accertare l'eventuale impiego di sostanze non consentite, non solo in riferimento a disinfestanti e insetticidi, ma anche all'uso indiscriminato di antibiotici e medicinali e alla corretta somministrazione di alimenti zootecnici e dell'acqua. Gli esiti delle analisi finora pervenuti, pari al 30 percento dei reperti eseguiti nell'ambito del monitoraggio, non hanno evidenziato irregolarità.

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