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Bastonate alla schiena e pugni in testa: video mostra i maltrattamenti a un cane di un addestratore

Un addestratore cinofilo della provincia di Taranto è stato denunciato per maltrattamenti dalla Lega Nazionale per la Difesa del Cane: un video mostra le bastonate e i pugni inflitti senza alcun motivo all’animale.
A cura di Davide Falcioni
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Frustate, pugni e bastonate alla schiena, sulle zampe e i fianchi. È il brutale "metodo educativo" adottato nei confronti di un cane da parte di un addestratore cinofilo della provincia di Taranto; l'uomo è stato denunciato dalla locale Procura della Repubblica per maltrattamenti. Ad incastrarlo un video di cui è venuto in possesso la Lega Nazionale per la Difesa del Cane, che ha immediatamente redatto un esposto allegando il filmato, una prova schiacciante delle violenze praticate all'animale.

Nello specifico, le immagini mostrano il cosiddetto educatore che incita un cane a mordere un manicotto di protezione applicato sul braccio e successivamente che lo colpisce con un bastone o un frustino, picchiandolo anche alla testa. I colpi vengono inferti sulla schiena, sul capo e sulle zampe. In un filmato in particolare, il cane colpito in questo modo emette dei lamenti di dolore.

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Piera Rosati, Presidente LNDC Animal Protection, ha spiegato: "Questo addestratore risulta affiliato all’ENDAS ma ci chiediamo come possa utilizzare questi metodi considerando che il sito nazionale dell’Ente dichiara che quest’ultimo ‘respinge con forza l’uso della violenza, sotto qualsiasi forma questo si manifesti'. Per quanto ci riguarda, comunque, siamo convinti che non ci siano dubbi che si tratti di violenza e per questo il nostro ufficio legale ha provveduto a segnalare la cosa alla Procura di Taranto". Per la presidente dell'associazione animalista è "inspiegabile e inaccettabile che nel 2023 esistano ancora addestratori che utilizzano questi metodi. Qualunque esperto di cinofilia al passo coi tempi e aggiornato con la letteratura scientifica di settore sa che questo tipo di addestramento non è in alcun modo rispettoso del benessere degli animali, oltre a essere inefficace sul lungo periodo e potenzialmente pericoloso perché i cani addestrati in questo modo possono avere reazioni problematiche con il passare del tempo. I cani vanno educati sviluppando con loro una relazione e non utilizzando violenza fisica e psicologica".

Cosa rischia chi maltratta gli animali per la legge italiana

In merito ai maltrattamenti il codice penale prevede pene severe. Secondo l'articolo 544 "chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro.

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