Assalto fallito a portavalori sull’A14, tre rapinatori arrestati: in salvo bottino da 3 milioni di euro

Se il colpo fosse andato a segno, i ladri che nel tardo pomeriggio di ieri, intorno alle 18, hanno assaltato due furgoni portavalori della società Mondialpol sull'autostrada A14 avrebbero portato via un bottino da tre milioni di euro.
Lo ha fatto sapere il Procuratore di Macerata, Giovanni Fabrizio Narbone, nella conferenza stampa organizzata nella mattina di oggi, martedì 28 ottobre, nella caserma dei Carabinieri del capoluogo di provincia, all'indomani della tentata rapina.
Sono stati confermati i tre arresti dei Carabinieri e della Polizia giudiziaria di Macerata per rapina pluriaggravata. L'assalto è avvenuto sulla carreggiata sud dell'autostrada, tra i caselli di Loreto-Porto Recanati e Civitanova Marche, nel territorio di Porto Recanati.
La banda era divisa in due gruppi: uno composto da cinque uomini che ha tentato materialmente l'assalto ai portavalori sull'autostrada, mentre gli altri due, appostati lungo la via di fuga, erano incaricati di agevolare la ritirata.
I rapinatori, all'arrivo delle forze dell'ordine e dei militari, sono scappati. Solo tre sono stati presi, tutti sarebbero originari di Cerignola (Foggia). Uno di loro, appartenente al gruppo operativo sull'A14, è stato ferito a una gamba durante lo scontro a fuoco con le guardie giurate, illese.
È stato prima portato all'ospedale di Civitanova Marche, poi al Reparto di chirurgia di Torrette (Ancona). Le prime due persone arrestate sono state fermate dai Carabinieri di Macerata mezz'ora prima, scoperte in una strada di campagna di Porto Potenza.
La Procura, a quanto si apprende, sta valutando l'ipotesi del reato di tentato omicidio in base alla modalità con cui si è svolto l'assalto. I ladri avrebbero infatti bloccato i mezzi con chiodi a tre punte, sparato con armi semiautomatiche, Kalashnikov e AK-44, e tentato di far esplodere i furgoni.
Cinque autovetture sono andate a fuoco e gli incendi sono stati spenti dai Vigili del Fuoco di Civitanova Marche e Osimo. La Polizia giudiziaria e la Procura di Macerata indagano sul caso. Tra i nuovi elementi emersi nell'inchiesta ci sarebbe anche il ritrovamento di due motociclette caricate su un furgone e già pronte per la fuga.
All'interno del mezzo è stata trovata anche una cesoia usata per tagliare la recinzione sotto la scaletta autostradale da cui il gruppo sarebbe dovuto uscire dopo il colpo, ha spiegato il Comandante provinciale dei carabinieri di Macerata, il colonnello Raffaele Ruocco.
Anche lui presente alla conferenza stampa, insieme al procuratore capo, al Comandante della Compagnia di Civitanova Marche, il capitano Angelo Chiantese.
I militari della stazione Carabinieri impegnati nei controlli nella zona avrebbero intercettato il furgone con a bordo due componenti del gruppo criminale e le due moto ‘pulite', già predisposte per essere utilizzate subito dopo l'assalto per la fuga dei banditi.
A bordo del mezzo sono stati trovati i chiodi a quattro punte, ricetrasmittenti e un jammer, un disturbatore di frequenze. L'intervento dei militari ha sconvolto i piani del commando.
"Vedendo i lampeggianti dei carabinieri – ha riferito il comandante – i banditi sono stati costretti ad abbandonare la fuga pianificata e a improvvisare una via di scampo, scendendo dall'autostrada e disperdendosi nelle campagne".
Durante la fuga, i criminali hanno abbandonato tute, passamontagna, giubbotti antiproiettile e scaldacolli, oltre a lasciare sul posto un complice ferito a una gamba, che è stato soccorso dal proprietario di un vivaio. Gli altri quattro sono riusciti a rubare un furgone del vivaio e a dileguarsi.