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Aria condizionata a pagamento in hotel, l’idea degli albergatori per affrontare il costo bollette

“Si tratterebbe solo qualche euro al giorno per chi la vuole”, spiegano alcuni albergatori avanzando l’ipotesi per far fronte all’ormai sempre più esorbitante costo delle bollette energetiche.
A cura di Antonio Palma
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Aria condizionata a pagamento come optional a parte in hotel, è la trovata di alcuni albergatori italiani per far fronte all’ormai sempre più esorbitante costo delle bollette energetiche. Al momento si tratta solo di una ipotesi ma basata comunque su un calcolo preciso per evitare di rimetterci nell’affitto delle stanze.

“Si tratterebbe solo qualche euro al giorno per chi la vuole così da coprire quello che è il costo per noi" hanno spiegato dalla famiglia Pazzini, titolare degli hotel Gioia e Confort di Rimini, ricordando al Corriere di Romagna che nel solo mese di luglio hanno dovuto pagare 18mila euro di bollette, “quasi il triplo del 2021”. Stessa situazione di molti altri alberghi che tra costi diretti e quelli per altri servizi esterni, come quello per la lavanderia, che sono quasi raddoppiati, rischiano di non vedere margini di guadagno.

Ecco allora l’ipotesi di tornare indietro e concedere l’aria condizionata al cliente solo come accessorio extra da richiedere specificamente e quindi da pagare a parte come costo giornaliero. In pratica un modo per far capire al cliente il perché di un aumento dei costi che sarà inevitabile, così come hanno già fatto altri esercenti in altre parti d’Italia.

"La nostra è una ipotesi per il prossimo anno, ma se va avanti così dovremo di sicuro rivedere i prezzi giornalieri perché alla fine i conti devono quadrare" spiegano gli albergatori. Per il momento l’alternativa immediata è alzare un po’ la temperatura dell'aria condizionata. “Abbiamo tenuto l'aria condizionata sempre accesa, ma se le cose andranno avanti così non si potrà che prendere contromisure: iniziamo alzandola un po', passiamo da 24 a 26-25,5 gradi, consci che ci sarà qualche lamentela, ma non si può fare altrimenti" spiegano gli imprenditori.

Soluzione tampone ma che non risolvono molto secondo Federalberghi Emilia Romagna. “C’è il rischio concreto che gli utili siano erosi o addirittura spariscano e che qualcuno non riesca ad aprire, specie se lavora tutto l’anno e ha anche il riscaldamento invernale sulle spalle. Ho sentito qualcuno dire “accendo un’ora dopo”, ma non è questa la soluzione: il problema va preso per le corna, va gestita l’intera situazione” spiegano, aggiungendo: “Speriamo di avere interlocutori seri nel prossimo governo”.

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