Arezzo, 10 intossicazioni da funghi in due giorni. Appello dei sanitari: “Rivolgetevi ai centri micologici”
Complice il persistente bel tempo nelle zone di montagne, stiamo assistendo ad una tardiva nascita di funghi. E così sono in molti a raccogliere e consumare questi organismi spontaneo. Non senza qualche rischio, anche grave, come accaduto alla coppia di Treviso che qualche giorno fa è rimasta intossicata dopo aver mangiato alcuni esemplari di Lepiota di piccola taglia, specie velenoso-mortale per l’elevato contenuto di amatossine. Entrambi sono ricoverati in gravi condizioni all'ospedale Ca' Foncello.
Un altro episodio simile è arrivato dalla provincia aretina dove negli ultimi due giorni si sono contate ben 10 intossicazioni da funghi – 4 in Casentino, 2 in Valdarno e 4 ad Arezzo. Alcuni dei casi hanno avuto necessità di ricovero ospedaliero, hanno spiegato Daniela Donati e Carlo Gori, tecnici-micologi dell’ispettorato micologico del dipartimento della prevenzione della Asl Sud Est.
Allo scopo di prevenire spiacevoli situazioni ribadiamo di porre la massima attenzione nel raccogliere specie fungine non ben conosciute e di avvalersi della consulenza gratuita presso gli sportelli micologici dell'Ispettorato Micologico Asl sud est, spiegano gli esperti.
Donati e Gori ribadiscono: "Il nostro è un vero appello: rivolgetevi sempre all’ispettorato micologico. Il servizio di controllo è gratuito e si può accedere senza appuntamento. Nei nostri centri è sempre presente un micologo, che verifica se il fungo è commestibile o velenoso, o, anche se troppo vecchio e quindi da evitare comunque.”