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Anziani legati, insultati e picchiati: sei condanne per la casa di riposo lager a Palermo

Anziani legati alle sedie e picchiati a calci e con colpi di scopa, sono solo alcune delle condotte scoperte dagli inquirenti in una casa di riposo di Palermo e che hanno portato al processo per sei persone condannate oggi dal giudice per le udienze preliminari. A incastrare gestore e operatori della struttura i video registrati dalle telecamere nascoste piazzate dalle Fiamme gialle palermitane.
A cura di Antonio Palma
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Sei condanne con pene comprese fra tre e otto anni  per maltrattamenti ai danni di anziani, si è concluso così il processo di primo grado nei confronti del sei persone implicate nella terribile vicenda della casa di riposo lager di Palermo Bell'Aurora. Il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Palermo, Annalisa Tesoriere, oggi infatti ha condannato tutti e sei gli imputati che erano stati arrestati dalla guardia di finanza nell'aprile dello scorso anno nel capoluogo siciliano. Per gli imputai pene dure nonostante gli sconti previsti per il rito abbreviato: il giudice ha inflitto 8 anni alla donna che gestiva la struttura nella centralissima via Emerico Amari, e pene dai 3 anni e un mese ai sei anni alle altre badanti della casa di riposo lager. Provvisionali immediatamente esecutive da 30 mila euro ciascuno per le quattro parti civili che si sono costituite a processo: tre anziani vittime e i parenti di una di loro deceduta .

Le indagini erano scattate in seguito alle dichiarazioni di alcuni ex dipendenti della struttura che avevano segnalato comportamenti apertamente violenti e minacciosi sugli anziani. I successivi accertamenti avevano in effetti portato alla luce episodi di brutale violenza fisica e psicologica sugli anziani. A incastrare gestore e operatori della struttura i video registrati dalle telecamere nascoste piazzate dalle stesse Fiamme gialle palermitane su delega della Procura della Repubblica.

Dai filmati è emerso un vero e proprio clima di terrore che regnava nella casa di riposo dove gli anziani erano costantemente minacciati, anche di morte, e sottoposti a violenze fisiche. Anziani legati alle sedie e picchiati a calci e con colpi di scopa, sono solo alcune delle condotte scoperte dagli inquirenti. "Se tu ti muovi di qua io ti rompo una gamba cosi la smetti, o zitta, muta”; “Devi morire, devi buttare il veleno là”, “Per quanto mi riguarda può crepare”. son alcune delle frasi registrate dai video.

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