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Alunna ferisce il prof con lo smartphone, comitato disciplinare: “Sospensione? Meglio sanzioni educative”

Il consiglio disciplinare del liceo economico-sociale di Grosseto, dove un insegnante è stato aggredito e ferito da un’allieva 14enne, ha fatto sapere di essere pronto a “valutare altre sanzioni” per la studentessa. “Sospensione? Preferiamo servizi per la comunità scolastica”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Immagine di repertorio
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"È la prima volta che un docente viene aggredito nella nostra scuola. Abbiamo sempre evitato le sospensioni, studieremo la soluzione più utile alla ragazza coinvolta". A dirlo è Lucia Prefetti, responsabile del comitato disciplinare del liceo economico-sociale di Grosseto dove lunedì scorso una 14enne ha aggredito l'insegnante che l'aveva rimproverata, ferendolo al labbro. L'episodio è stato segnalato da Cobas Scuola e poi confermato dalla direzione scolastica. Subito dopo l'aggressione, avvenuta in seguito a un diverbio tra l'alunna e il professore che l'aveva redarguita per essersi allontanata dall'aula senza permesso, la mamma della 14enne ha voluto porgere le sue scuse al docente, mostrandosi  mortificata per l'accaduto.

L'aggressione ai danni del professore si sarebbe verificata davanti a tutti i compagni di classe e l'insegnante ha riportato ferite guaribili in un paio di giorni. L'episodio ha suscitato grande clamore, tanto da rendere necessario un consiglio di classe straordinario per decidere quale sanzione dare alla studentessa. Per il momento è però impossibile capire cosa sia stato deciso per l'alunna: la responsabile del comitato disciplinare, secondo quanto riporta Repubblica, si è limitata a riferire che "sono stati valutati tutti gli aspetti del caso" e che "si propende per un intervento di aiuto per la 14enne".

Secondo quanto riportato nel regolamento d'istituto, che pure è stato preso in esame dal comitato disciplinare, lo studente ha "sempre la possibilità di convertire la sospensione con attività in favore della comunità scolastica". "Qui le sanzioni disciplinari non sono mai punitive – ha ribadito Prefetti -. Vogliamo che gli studenti frequentino comunque le lezioni e che svolgano attività utili alla comunità scolastica".

L'insegnante colpito ha ricevuto la solidarietà del sindacato Cobas Scuola, che per primo ha riportato la vicenda, e quella di tutto il territorio Grossetano che ha appreso quanto accaduto anche tramite stampa.

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