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Agrigento, cucciolo appena nato lanciato da un’auto in corsa

Un cucciolo di appena una settimana è stato lanciato da un’auto in corsa in una strada di campagna di Menfi. Il cagnolino è stato ritrovato da un passante ed è stato portato in un rifugio per cani abbandonati. Gli sono stati somministrati degli antidolorifici per permettergli di mangiare e di riposare.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Una storia terribile che arriva da Menfi, in provincia di Agrigento. Per abbandonare un cagnolino di appena una settimana, qualcuno lo ha lanciato da un'auto in corsa. Il piccolo, che ha ancora gli occhi chiusi, è stato gettato dall'auto in corsa nelle campagne di Menfi ed è stato ritrovato in mezzo alla carreggiata. Il cagnolino, individuato da un passante, era dolorante in ogni parte del corpo e piangeva per il dolore. Il cucciolo è stato portato all'Oasi Ohana, un rifugio per cani abbandonati a Santa Margherita di Belice, nell'Agrigentino. Aveva riportato anche qualche escoriazione dovuta alla caduta. Fortunatamente, le sue condizioni di salute non destavano particolare preoccupazione per la sua vita. Gli è stato somministrato un antidolorifico per permettergli di ritrovare l'appetito ed essere allattato. Il nutrimento era fondamentale per somministrargli ancora i farmaci utili a salvargli la vita e a migliorare le sue condizioni.

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Il piccolo non ha riportato fratture, fortunatamente. "La gente non si macchia della vergogna e dell'infamia morale e penale di abbandonare un cucciolo innocente per l'ostinazione di non sterilizzare i cani – spiega Chiara Calasanzio, fondatrice dell'Oasi Ohana -. Cerca anche di arrecare anche più dolore possibile prima di ucciderlo. Non ho più parole per descrivere quello che sta accadendo in Sicilia in questi mesi. Che senso aveva lanciarlo da un'auto in corsa in una strada di campagna così isolata?". Il cucciolo è stato sottoposto a una visita veterinaria d'urgenza per appurare il suo stato di salute prima di somministrargli i medicinali utili alla ripresa. Dopo l'antidolorifico, il cucciolo ha smesso di gridare dal dolore e ha potuto riposare prima di essere nutrito. La sua situazione è resa ancora più complicata dal fatto che è stato strappato alla madre dopo appena una settimana ed è quindi molto fragile.

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