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Acireale, cade intonaco durante matrimonio in Duomo: il bimbo ferito si è risvegliato

La notizia è stata dato dal vescovo di Acireale, mons. Antonino Raspanti, che stamattina ha appreso dalla madre che il bambino si è svegliato e che i medici hanno staccato i macchinari. Sembra che l’incidente sia stato “una tragica fatalità assolutamente non prevedibile”.
A cura di Biagio Chiariello
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Si è risvegliato il bimbo di un anno ferito sabato nel duomo di Acireale per la caduta di intonaco dal tetto. La bella notizia è stata data dal vescovo di Acireale, Mons. Antonino Raspanti dopo averlo appreso dalla madre del piccolo, tramite un comunicato in cui esprime “il proprio rammarico e dispiacere per il tragico incidente di sabato scorso in cattedrale, nel quale sono rimasti coinvolti un bambino e in forma più lieve un’altra persona”.

Il piccolo era stato colpito dai calcinacci insieme ad un 30enne disabile nel Duomo della cittadina siciliana. Ma ora sta molto meglio, tanto che i medici "hanno staccato i macchinari" “Una notizia che riempie di gioia non solo il vescovo della diocesi ma l’intera comunità diocesana”, prosegue la nota che ricorda anche che “mons. Antonino Raspanti nei giorni passati si è recato al Policlinico di Messina ed è stato sempre in contatto telefonico con i genitori per avere notizie sullo stato di salute del piccolo. Le notizie di cauto ottimismo che hanno lasciato in apprensione l’intera comunità diocesana adesso cedono il posto alla gioia e all’augurio che il bambino possa presto riprendersi nel pieno delle sue funzioni”.

Nel frattempo, “dai primi rilievi effettuati nella basilica cattedrale, è chiaro come l’incidente sia stato una tragica fatalità assolutamente non prevedibile. Lo scrostamento d’intonaco si è verificato in un luogo (al di sotto della cantoria) dove non c’erano né lesioni, né segni di umidità”, viene evidenziato ancora nel comunicato. “La diocesi – precisa la nota -, in ogni caso, non è mai venuta meno al proprio dovere di provvedere al restauro e messa in sicurezza dei tanti edifici di culto, attingendo sia al fondo dell’8xmille che a fondi propri o delle singole parrocchie. Ogni anno, così come pubblicato sul sito diocesano, una o due parrocchie sono oggetto di lavori”.

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