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Abrignani: “Stop stato d’emergenza e Cts si scioglierà”. Cosa accadrà dal 31 marzo

Il 31 marzo non sarà rinnovato lo stato di emergenza. L’immunologo Abrignani assicura: “Non dovremmo più vivere la situazione emergenziale che abbiamo vissuto in passato”.
A cura di Biagio Chiariello
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"Non credo verrà prorogato lo stato di emergenza". Sono le parole a Rai Radio1, a Un Giorno da Pecora, dell'immunologo e membro del Comitato tecnico scientifico Sergio Abrignani. Una conseguenza della conclusione dello stato di emergenza sarà poi lo scioglimento del Cts, che non avrà più ragione di esistere, dice. "Non credo – afferma inoltre – che dovremmo più vivere la situazione emergenziale che abbiamo vissuto in passato, almeno se rimane la variante Omicron. E non penso che possa arrivare a breve una variante più diffusiva di Omicron, è difficile ed è improbabile immaginarsela".

E sulla possibile abolizione del Green Pass da l1 aprile? "Sono scelte politiche, io dico che quando avremo terminato la campagna vaccinale potremo togliere tutto", ha detto Abrignani.

Secondo Abrignani, comunque, il Coronavirus è tutt'altro che scomparso. Dovremo imparare a convivere con il Sars-CoV-2. E in tal secondo l’immunologo spiega che l’obbligo di vaccinazione anti-Covid “avrà senso fin quando circolerà il virus, e ho l’impressione che durerà anni”. Secondo l’esperto, dunque, la parola ‘fine’ potrebbe essere messa nel 2024.

“Vorrei sottolineare che non si tratta solo del singolo, ma di tutta la comunità e dell’unica via per uscire dalla pandemia. Gli ultracinquantenni ad esempio sono 27 milioni, di cui quasi 2 milioni non vaccinati. Questi ultimi, un 7%, rappresentano il 70% di chi è in terapia intensiva. Non è solo un problema loro, ma degli ospedali e degli altri malati che non trovano posto. Dal punto di vista scientifico posso dire che la vaccinazione è uno strumento fondamentale. Poi io ero per l’obbligo quando non c’era, figuriamoci ora” ha proseguito l’immunologo nel corso di un’intervista a La Stampa.

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