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Allucinogeni nel minestrone, sette intossicati. “Mio figlio vedeva le papere e ci parlava”

È successo in un albergo di Varazze. Sette persone intossicate: i titolari della struttura e una famiglia di Voghera: “Avevamo allucinazioni, vertigini, nausea. Ci siamo salvati solo perché i soccorsi sono stati tempestivi”. Tracce di alcaloidi (sostanze allucinogene) nei campioni biologici esaminati.
A cura di Biagio Chiariello
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Sette persone sono finite in ospedale dopo una cena presso il ristorante di un albergo di Varazze, in provincia di Savona. Tutte avrebbero mangiato un minestrone di ortaggi surgelati (di una nota azienda italiana), tra cui c’era probabilmente finita un’erba velenosa: i sintomi sarebbero quelli di un ’intossicazione alimentare collettiva. Le vittime sono i titolari del locale con i loro figli oltre a una famiglia di Voghera. Il Secolo XIX evidenzia come nei campioni biologici analizzati dal laboratorio di tossicologia dell’ospedale San Matteo, sarebbero stati infatti identificati due alcaloidi, sostanze atropine che sono contenute in molti vegetali come la mandragora, lo stramonio o la belladonna. “Gli alcaloidi – spiegano gli esperti del centro antiveleni del Maugeri – sono anticolinergici e fanno venire occhi sbarrati, tachicardia, allucinazioni e convulsioni a seconda delle dosi”.
La famiglia di Voghera racconta: "La prima a stare male è stata la moglie del titolare, che aveva finito per prima. Poi tutti gli altri. È stato terribile. Avevamo allucinazioni, vertigini, nausea. Il bambino vedeva le papere sul muro e gli parlava. Ci siamo salvati solo perché i soccorsi sono stati tempestivi". Gli stessi sintomi avvertiti da Alessia, la figlia dei titolari dell’hotel: “Io – ha raccontato – avevo mal di testa e poi mi si sono gonfiate le mani..”. Le condizioni di tutte le persone coinvolte sono migliorate e non destano preoccupazione. "Mai ci era capitata una cosa come quella di domenica, in tutti questi anni di attività", spiega il titolare .“

Le indagini dei carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica, proseguono. È probabile che le erbe tossiche siano finite chiaramente per errore nella busta di surgelati al momento del loro confezionamento, prima cioè che venisse posta in commercio, finisse sugli scaffali. Incidente di questo tipo avvengono soprattutto nel caso di coltivazioni industriali. Può succedere, in altre parole, che le verdure commestibili si mischino a quelle velenose e proprio per questo sono molto importanti i controlli all’origine. Una segnalazione su quanto accaduto intanto è stata inviata nei giorni scorsi al ministero della Salute. Un caso del genere si era già avuto a Milano.

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