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Afghanistan: un ordigno uccide un militare italiano

Il paracadutista Roberto Marchini è morto nella zona di Bakwa, in Afghanistan, a seguito dell’esplosione di un ordigno artigianale.
A cura di Giuseppe Tramontin
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Missioni all'estero

Dopo Gaetano Tuccillo, il caporalmaggiore morto il 2 luglio, un'altro militare italiano si aggiunge alla lista dei caduti in Afghanistan: si tratta del paracadutista Roberto Marchini, originario di Viterbo, morto a causa dell'esplosione di un ordigno nella zona di Bakwa, nella parte meridionale del settore ovest, tutto a comando italiano.

Roberto Marchini aveva 28 anni ed era un geniere-paracadutista dell'ottavo reggimento guastatori di Legnago, in provincia di Verona. Il suo compito era quello di bonificare le strade percorse dai convogli dai micidiali "Ied", ordigni esplosivi fatti in casa. Al momento dell'esplosione era appena sceso da un mezzo militare e stava tentando di disinnescare un ordigno, che però ha provocato la sua morte. Secondo il ministero della Difesa, era impegnato in un'attività di ricognizione insieme a militari afghani.

Secondo un calcolo non ufficiale, i soldati stranieri morti in Afghanistan sono ora 299 dall'inizio dell'anno e 18 dal primo luglio 2011; il bilancio dei nostri caduti nella missione Isaf sale invece a 40. Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha espresso "profondo cordoglio per la morte del primo caporal maggiore Roberto Marchini" e il Presidente Berlusconi ha, invece, annullato la sua partecipazione al raduno della squadra a Milanello, perchè "trattenuto a Roma per la morte del nostro militare in Afghanistan".

Nel frattempo, il Presidente francese Nicolas Sarkozy, durante una visita a sorpresa in Afghanistan, ha annunciato che ritirerà un quarto delle sue truppe Isaf presenti in Afghanistan entro il 2012. Poco dopo l'arrivo di Sarkozy, però un'altra notizia riguardante l'Afghanistan ha fatto il giro del mondo: a seguito di un attentato a Kandahar, nel sud del paese, è morto il fratello del presidente Karzai, Ahmad Wali.

AGGIORNAMENTI: Un comunicato del Quirinale ha reso noto che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, "appresa con profonda commozione la tragica notizia della scomparsa del Primo Caporal Maggiore dell'Esercito Roberto Marchini, caduto in Afghanistan mentre assolveva con onore il proprio compito nell'ambito della missione ISAF, ha espresso ai familiari, in questa tristissima circostanza, la gratitudine e il profondo cordoglio del Paese e i sentimenti della sua sincera partecipazione al loro grande dolore".

La morte del giovane militare ha riacceso anche le polemiche sulla permanenza dei militari italiani in Afghanistan, a pochi giorni dal riesame del Consiglio supremo di difesa. Il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha dichiarato che "è sempre più drammatica la contabilità della missione. Un'altra morte dentro questa insensata strage. Sono stato facile profeta – aggiunge – nel chiedere che si ponga fine il più presto possibile a questa che, ancora una volta, definisco un'inutile strage. I tempi, la storia e il drammatico susseguirsi di questi eventi ce lo impongono".

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