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Afghanistan: la scrittrice indiana Sushmita Banerjee uccisa dai talebani

Sushmita Banerjee è stata giustiziata dopo essere stata prelevata dalla sua abitazione. In un libro aveva raccontato come era sfuggita al regime dei talebani.
A cura di Susanna Picone
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Una scrittrice indiana è stata uccisa in Afghanistan. Si tratta della 49enne Sushmita Banerjee, nota per un libro che parla della sua fuga dai talebani. La scrittrice è stata giustiziata dopo essere stata prelevata dalla sua abitazione. Ad ucciderla sarebbero stati appunto alcuni talebani che, stando alla prima ricostruzione della polizia, sono entrati nella sua casa a Kharana, nella provincia occidentale di Paktika, e l’hanno portava fuori dove le hanno sparato. I talebani avrebbero anche legato il marito della scrittrice, un uomo d’affari afghano, e altri membri della sua famiglia in casa. Il cadavere è stato gettato vicino a una scuola religiosa.

Nel libro raccontava la sua fuga dai talebani – La notizia dell’uccisione della scrittrice è stata diffusa oggi dal capo della polizia locale: “Abbiamo ritrovato stamani il corpo crivellato di colpi vicino a una scuola nella città di Sharan, capoluogo della provincia di Paktika”, ha detto Dawlat Khan Zadran. Sushmita Banerjee, nota anche come Sayed Kamala, era tornata di recente a vivere in Afghanistan per stare con suo marito. Nel 1995 la scrittrice indiana aveva pubblicato il suo libro “Kunuliwala’s bengali wife” da cui era stato tratto anche un film di Bollywood nel 2003 dal titolo “Escape from taleban”. Nel libro narrava appunto della sua rocambolesca fuga dall’Afghanistan durante il regime talebano.

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