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Addio ad Aurelia Sordi, la sorella del grande Albertone

Si è spenta a 97 anni Aurelia Sordi nella villa di famiglia in cui il ministro Franceschini vorrebbe ora un museo dedicato all’attore romano. E’ ancora giallo sul testamento.
A cura di Valerio Renzi
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Si è spenta a 97 anni Aurelia Sordi, sorella del più famoso Alberto. A darne notizia il custode della villa in cui conduceva una vita ritirata assieme all'attore prima, e da sola con i suoi domestici poi. Ora lascia un patrimonio ingente, che potrebbe aggirarsi attorno ai 30 milioni di euro, un tesoro la cui destinazione si conoscerà solo all'apertura delle volontà testamentarie. Proprio il testamento di Aurelia, la "Signorina" come tutti la chiamavano dato che non era mai convolata a nozze, è stato nel 2011 al centro di una vicenda giudiziaria ancora aperta. Il pm Eugenio Albamonte aveva infatti accusato l'autista Arturo Artuadi e altri domestici di avere, in combutta con dei professionisti, raggirato la "Signorina" per farsi lasciare al momento della sua dipartita dei "regali" non privi di nota. Al momento non sembra che Aurelia abbia mai modificato quelle sue volontà sottoscritte nel 2011, sia essa stata circuita o meno. Quello che sembra però certo è la volontà, manifestata più volte, di lasciare il grosso del patrimonio ad una fondazione con il compito di gestire un museo dedicato ad Albertone.

Ma il punto interrogativo più grande è quello sul futuro della villa Sordi, uno dei luoghi più suggestivi della Capitale, che Alberto soffiò a Vittorio De Sica nell'ormai lontano 1958. Esclusiva e inaccessibile se non agli amici più intimi, la villa che sorge su una collina si affaccia sulle Terme di Caracalla, la casa custodisce la vita e i cimeli di uno degli attori più importanti della storia del cinema nostrano. Proprio a quella casa Carlo Verdone ha dedicato alcuni dei passaggi più intensi del suo documentario dedicato a Sordi.

Appena appresa la notizia della morte di Aurelia Sordi il ministro dei Beni Culturali Dario Fransceschini è intervenuto via twitter, esplicitando la volontà di trasformare la villa in un museo:

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