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A Pisa il “Dante posticipato”: 4 giorni dedicati al Sommo Poeta, ideati da Marco Santagata

Tra il 25 e il 28 maggio la città di Pisa vivrà quattro giorni di incontri, mostre, installazioni, spettacoli, passeggiate e film in onore di Dante Alighieri. Ideato e promosso da Marco Santagata, il progetto “Dante Posticipato” riporta l’attenzione della cultura sul Sommo Poeta a distanza di un anno dal grande anniversario dei 750 anni dalla nascita, e lo fa proprio a Pisa, città in cui Dante visse e compose una delle sue opere più importanti, il “De Monarchia”.
A cura di Federica D'Alfonso
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Dante con in mano la Divina Commedia, Domenico Michelino, Santa Maria del Fiore, Firenze
Dante con in mano la Divina Commedia, Domenico Michelino, Santa Maria del Fiore, Firenze

750 anni dalla sua nascita nel 2015, e 700 anni dalla morte nel 2021: quindi perché festeggiare Dante Alighieri anche quest’anno? È un’idea di Marco Santagata: con il progetto “Dante Posticipato”, sostenuto dal Comune di Pisa in collaborazione con l’Università, la Fondazione Teatro e la Regione Toscana, la città vivrà tre giorni di incontri, mostre, installazioni, spettacoli, passeggiate e film in onore del Sommo Poeta tra il 25 e il 28 maggio. Perché proprio Pisa? Perché qui Dante visse, tra il 1312 e il 1313, al seguito di Enrico VII, componendovi il “De Monarchia”. Quattro giorni dunque, per riaffermare l’importanza culturale della città, e per tornare ad ascoltare la Divina Commedia nell'anno a cavallo dei due storici anniversari.

"Il discorso su Dante ormai è diffuso. Dante è l’unico dei grandi capace di suscitare questa sensibilità e capacità inventiva, come se la sua presenza permeasse davvero la vita culturale italiana": ne è convinto Marco Santagata, principale promotore dell’iniziativa. Dante e la scuola, Dante e i critici, Dante e le arti visive, Dante e i narratori e Dante e i poeti: ogni aspetto della vita culturale italiana verrà riletto alla luce della sua figura senza tempo, grazie all'intervento di scrittori, poeti, intellettuali, critici letterari, studiosi e registi.

A partire da mercoledì 25 maggio, si apriranno le porte di Palazzo Gambacorti, del Teatro Verdi e del Palazzo Blu, con tanti protagonisti della cultura italiana che hanno abbracciato il progetto, da Pupi Avati fino a Massimo Bray, Concita de Gregorio e ancora Valerio Massimo Manfredi e Sergio Staino. "Il progetto Dante posticipato ci piace molto", ha ricordato l'assessore regionale alla cultura Monica Barni, nel corso della presentazione del festival a Firenze. "Ci piace perché parte dall'attualità di Dante e dalla sua costante presenza nella cultura di oggi. Dante con la sua opera ama comunicare, ama colloquiare e ama meditare. E anche le sue allegorie diventano un sano e valido esercizio per uscire da sé e aprirsi al mondo: credo che stia in tutto questo la sua grande attualità e la sua universalità".

Il calendario

Sarà il critico letterario Walter Siti ad iniziare, con "Dante o la nostalgia di una struttura", mercoledì 25 maggio alle ore 18 presso Palazzo Gambacorti. Alle 21:30, presso gli Arsenali Repubblicani, sarà la volta della voce di Chiara Guidi e del violoncello di Francesco Guerri, che proporranno la loro personale versione della Divina Commedia: "Le parole di Dante suonano ancora prima di farsi capire. Non hanno bisogno del suono della voce, né di un violoncello. Ogni suono che le accompagna è perdente, perché sui versi di Dante, non si possono scrivere partiture. Eppure tra la voce e Dante si crea, sempre, uno spazio. Lì, allora, abbiamo deciso di mettere alla prova il violoncello e la voce umana".

Il 26 maggio si apre la tavola rotonda "Dante e/a Pisa", coordinata da Adriano Prosperi, con la partecipazione di Fabrizio Franceschini, Giuseppe Petralia, Diego Quaglioni, Mirko Tavoni e Marco Santagata. "Se si pensa alle ‘città di Dante' vengono in mente la Firenze della sua nascita, dell'amore per Beatrice e delle lotte politiche, oppure la Verona scaligera, legata al tema del duro esilio, e poi Ravenna associata alla sua morte. Ma, oltre al Dante delle lotte politiche municipali e a quello esule e sconfitto, ce n’è un altro impegnato in un progetto di costruzione di un nuovo ordine italiano ed europeo che proprio a Pisa dal 1312 al 1313, alla corte di Enrico VII e per l'imperatore, scrisse il trattato politico La Monarchia", spiega Marco Santagata anticipando alcuni dei temi dell’incontro.

Presso il Chiostro di San Michele degli Scalzi, il 27 maggio, Franco Guerzoni porterà in scena la sua “ricerca sulla fisionomia perduta del poeta e della sua immagine”, mentre il 28 sarà dedicato al grande itinerario dantesco in città. "Una passeggiata di circa un’ora che dal Carmine, associato a Guido da Pisa, porterà al palazzo dei Gambacorti nell'attuale Corso Italia, più volte soggiorno degli imperatori, al chiostro di S. Francesco (associato al Buti e ad altri glossatori) e sino alla Torre della Muda, nella moderna piazza dei Cavalieri, dove fu incarcerato il conte Ugolino", ha spiegato Fabrizio Franceschini.  La conclusione di questo viaggio nel mondo dantesco a Pisa poi, non poteva che essere lo spettacolo “Un inferno”, presso la Piazza dei Miracoli, sabato 28 maggio.

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