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“Tutti i reattori nucleari degli Stati Uniti sono vecchi e difettosi”

L’allarme è lanciato dall’ex presidente della Commissione dell’Authority nucleare statunitense, Gregory Jaczko: gli americani oggi non sono al sicuro.
A cura di Biagio Chiariello
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Le 104 centrali nucleari disseminate negli Stati Uniti d'America presentano problemi di sicurezza. Il motivo è presto spiegato: i reattori sono vecchi e difettosi, e andrebbero sostituiti con tecnologie più moderne. La denuncia, come segnalato dal New York Times, arriva da Gregory B. Jaczko, ex capo della Nrc, la Nuclear Regulatory Commission, l'authority americana per il nucleare, durante il suo intervento alla Carnegie International Conference di Washington in una sessione dedicata all'incidente del 2011 nella centrale atomica di Fukushima. Come riporta il quotidiano della Grande Mela York, Jaczko ha sottolineato come la strada della chiusura contemporanea degli impianti sarebbe impercorribile ma si è detto favorevole ad una dismissione progressiva, evitando ogni proroga del funzionamento oltre il massimo di 40 anni previsti. "Continuare a mettere cerotti su cerotti non risolve certo il problema", ha detto Jaczko, deplorando la Nrc che vorrebbe consentire una seconda estensione ventennale alla vita delle centrali, il che significa che alcuni reattori resterebbero attivi per un totale di 80 anni.

Obiezioni ovviamente rispedite al mittente dalla stessa Commissione dell'Authority nucleare statunitense: "Gli impianti erano sicuri prima che Gregory Jaczko fosse il presidente, lo erano durante la sua presidenza e lo sono ancora". Certo però, come mette in evidenza lo stesso NYT, "non è comune che un ex presidente di una commissione nucleare critichi in questo modo la sicurezza di un'industria che fino a poco prima era incaricato di assicurare". Ma lo stesso ex presidente ha fatto notare come sia venuto a conoscenza del vero problema dei reattori solo di recente. Jaczko si era polemicamente dimesso dal suo incarico lo scorso maggio perché isolato, all'interno della stessa Nrc, sulle sue richieste di regole più stringenti per gli impianti nucleari. A suo dire il nodo sta nella caratteristica del combustibile nucleare di generare una grande quantità di calore anche quando il reattore è stato chiuso: proprio questo "calore da decadimento" causò il meltdown dei reattori della centrale giapponese di Fukushima.

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