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Si può fare a meno di Equitalia e risparmiare 20 mila euro? Certo che sì!

Lo dimostra Calalzo di Cadore, paesino di 2250 abitanti sulle Dolomiti bellunesi, tra i “Comuni de-equitalizzati” d’Italia che hanno sfruttato la legge 166/2011 che permette di rinunciare ad Equitalia come agente di riscossione dei tributi.
A cura di Biagio Chiariello
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lo dimostra calalzo di cadore

Equitalia nelle ultime settimane è stata il centro di gravità delle inquietudini che animano la società civile. Tra pacchi bomba, proiettili e dichiarazioni (vedi quelle di Beppe Grillo), il gruppo fondato dall'Agenzia delle Entrate e l'Inps per la riscossione dei tributi è stato destinatario di una campagna che molti si sono affrettati ad equiparare al "terrorismo".

C'è però chi ha preferito andare oltre queste finalità estreme e risolvere il problema – se così si può chiamare – a monte.
Stiamo parlando di Calalzo di Cadore, "Comune de-equitalizzato”, come scrive Libero. Il sindaco del paesino in provincia di Belluno, Luca De Carlo, ha deciso di tagliare la testa al toro, facendo direttamente a meno di Equitalia. Una strategia che gli ha permesso di risparmiare 20 mila euro:

Quando sono stato eletto, il servizio di riscossione dei tributi era esternalizzato proprio a Equitalia, sia per quanto riguarda i tributi ordinari, tipo la tassa sui rifiuti e quant’altro, sia per le riscossioni coatte. Noi abbiamo subito deciso di tornare a occuparci direttamente dei tributi ordinari, e già così abbiamo calcolato un risparmio di circa 20mila euro all’anno.

Per quel che riguarda la riscossione coattiva della cartella esattoriale, che spesso porta al pignoramento dello stipendio, del conto corrente, dei beni mobili e immobili dei cittadini inadempienti «dalla fine di novembre ci siamo ripresi anche quella. Abbiamo incaricato la Comunità montana Valbelluna, che già da anni lavora nel campo. E però, di fatto, il cittadino può venire qui, in Comune, a parlare della sua eventuale situazione di difficoltà».

La legge che permette di rinunciare a Equitalia

E di fatto Calalzo, non è il solo comune a dire "no" a Equitalia come agente di riscossione dei crediti. Anche Santo Stefano di Cadore, Perarolo e Domegge, e tutti i Comuni della Comunità Montana Feltrina e Agordina sarebbero intenzionati ad abbandonare il servizio nazionale della riscossione dei tributi per affidarsi alla CM Valbelluna. Come spiegato da Roberto Maraga, presidente della stessa Comunità montana. Una rivoluzione tutta dolomitica che sfrutta la legge 166/2011 che prevede che i Comuni possano anche non servirsi di Equitalia per riscuotere i loro crediti.

Tuttavia come fa notare il primo cittadino di Calalzo, affidarsi ad Equitalia rende molto meno gravoso il compito dell’incasso delle imposte. Ma De Carlo ci tiene a precisare che «non è che da noi gli imbroglioni siano più tollerati. Anzi: io conosco tutti i 2.250 residenti del Comune che amministro, le situazioni familiari, gli eventuali disagi, ogni tipo di problema. Impossibile che qualcuno possa fare il furbo.»

Lo stesso non si può dire per il sindaco di Cortina d'Ampezzo che evidentemente non conosce quasi per nulla i suoi concittadini …

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