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Cortina, fanno fatica a sbarcare il lunario ma hanno auto di lusso

La maxi-operazione antievasione dell’Agenzia delle Entrate a Cortina d’Ampezzo mostra, nel giorno del blitz, boom di incassi negli esercizi commerciali e auto di lusso intestate a “gente povera”. Polemiche da parte di alcuni politici: “È stata un’operazione mediatica”.
A cura di Susanna Picone
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La maxioperazione antievasione dell’Agenzia delle Entrate a Cortina d’Ampezzo mostra, nel giorno del blitz, boom di incassi negli esercizi commerciali e auto di lusso intestata a “gente povera”. Polemiche da parte di alcuni politici: “È stata un’operazione mediatica”.

Quando pensiamo a Cortina immaginiamo uno dei più forti simboli della ricchezza, del lusso, degli eventi mondani e delle “frequentazioni importanti”, motivo per cui scandalizza e fa tanta “notizia” il blitz compiuto dall’Agenzia delle Entrate del Veneto alla vigilia di Capodanno contro l'evasione fiscale.

Dei controlli fiscali a tappeto tali che negli ultimi giorni dell’anno, si legge nel comunicato stampa dell'Agenzia delle Entrate, gli incassi dei vari esercizi commerciali “sono lievitati rispetto sia al giorno precedente sia allo stesso periodo del 2010”. Non solo, i dati più eclatanti arrivano dai controlli incrociati a partire dalle auto di lusso, prese in considerazione anche nelle ultime manovre del Governo Monti. A Cortina d’Ampezzo sono state infatti analizzate le dichiarazioni dei redditi dei 133 proprietari di 251 auto di lusso di grossa cilindrata e, sorpresa delle sorprese, ben 42 di queste risultano di proprietà di cittadini che hanno dichiarato 30mila euro lordi di reddito sia nel 2009 sia nel 2010.

Sedici auto, invece, sono di contribuenti che negli ultimi due anni fiscali hanno dichiarato una cifra inferiore ai 50mila euro e le restanti 118 fanno capo ad alcune società, tra quelle che hanno dichiarato bilanci in perdita a quelle che invece hanno dichiarato meno di 50mila euro lordi. In poche parole è apparsa un’enorme disparità tra il genere di auto che circolano nella bella Cortina e le dichiarazioni dei redditi dei proprietari.

Il blitz a Cortina degli ispettori del fisco ha suscitato violente polemiche

“ Sono assolutamente contraria a questi metodi da polizia fiscale e trovo sbagliato colpire la ricchezza. ”
Daniela Santanchè
Non tutti hanno risposto positivamente ai controlli effettuati a Cortina ma, al contrario, operatori turistici e non solo, hanno commentato polemicamente l’operazione effettuata. Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera, ha parlato di un’operazione “mediatica, chiaramente ispirata a una concezione ideologica del controllo fiscale”. Il politico si è detto addirittura sconvolto di quanto accaduto e ha definito i controlli a tappeto fatti da ben 80 agenti in una località presumibilmente popolata da ricchi “inaccettabili”. Più o meno dello stesso avviso anche Daniela Santanchè e Maria Stella Gelmini: la prima, assidua frequentatrice della località sciistica, si dice contraria a questi “metodi da polizia fiscale” e trova sbagliato il concetto di colpire la ricchezza; per l’ex ministro dell’Istruzione, invece, è sbagliato far passare l’idea che la ricchezza sia male.

Se il sindaco di Cortina, Andrea Franceschi, ha parlato di rispetto per chi lavora e dà lavoro e ha contestato il metodo utilizzato dagli ispettori perché sarebbe bastato un controllo dei dati fatto in ufficio “senza mettere in scena uno spettacolo hollywoodiano”, l’Agenzia delle Entrate, da parte sua, ha spiegato invece che “il controllo è stato effettuato con il minimo intralcio allo svolgimento dell’attività commerciale”. In alcuni casi, addirittura, sembra che i funzionari siano stati scambiati per commessi dalla clientela.

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