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Scuola, concorsone per 63.700 posti da docente

Il Miur ha avviato l’iter per pubblicare il bando. Il concorso scuola sarà riservato ai docenti abilitati.
A cura di Antonio Palma
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Saranno 63.700 i posti a disposizione per i partecipanti all'atteso concorsone per l’assunzione di nuovi docenti nella scuola italiana. Il concorso scuola sarà riservato ai soli docenti abilitati e il bando dovrebbe uscire entro la fine di novembre. Lo ha spiegato il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone fornendo i numeri del programma di governo. "Abbiamo assunto 38mila docenti ai quali si aggiungeranno entro fine mese altri 50mila insegnanti del cosiddetto potenziamento. E già il primo dicembre bandiremo il concorso per i 63.700, riservato a docenti abilitati. Nel giro di tre anni verranno stabilizzati anche 30mila insegnanti dalle Gae" ha spiegato infatti Faraone, ricordando che il concorso "sarà l’unica via di accesso alla professione". Del resto il ministero dell’Istruzione ha già avviato l'iter previsto chiedendo formalmente l’autorizzazione al Ministero del'Economia per bandire la selezione delle 63.700 cattedre per il triennio 2016-2018.

La maggior parte dei posti interesserà gli istituti superiori mentre le materie più richieste saranno matematica, lingue e italiano. Nel dettaglio 6.800 posti saranno riservati ai docenti della scuola dell’infanzia, 15.900 per la primaria, 13.800 per le medie e 16.300 per la secondaria di secondo grado. I restanti saranno destinati agli insegnanti di sostegno e a quelli che restano dall’ultima fase di assunzioni. Come detto, il concorso scuola sarà riservato solo ai docenti abilitati, quindi potranno partecipare anche quelli in possesso di Tfa e Pas. In tutto, secondo il Ministero, sarebbero interessati circa 250mila candidati.

Il concorso per i docenti della scuola permetterà di "abbassare l’età media dei nostri insegnanti, che oggi è abbastanza elevata, e offre ai giovani un’opportunità straordinaria, e sarà in particolare un’occasione per recuperare insegnanti nelle discipline in cui storicamente mancano, come matematica e le materie scientifiche" ha sottolineato il ministro Giannini. Non mancano però le critiche come quella della Uil che attacca: "I prof mancanti ci sono e stanno già insegnando, ma sono supplenti che da anni coprono cattedre non loro e che perciò saranno costretti a fare il concorso per essere finalmente assunti. Inutile che il ministro cerchi altrove gli insegnanti di matematica li ha sotto gli occhi".

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