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Riforme, la maggioranza impone la tagliola: le opposizioni protestano al Quirinale

La capigruppo decide: tempi contingentati in base all’articolo 55 del regolamento del Senato. I parlamentari di Movimento 5 Stelle, Lega e Sel in marcia verso il Quirinale.
A cura di Redazione
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Ore 19.30. Tutti i parlamentari della Lega e del Movimento 5 Stelle si stanno recando al Quirinale in corteo, insieme ad alcuni di Sel, per protestare contro la decisione di approvare la il dl Riforme l'8 agosto ed applicare la cosiddetta "tagliola", contingentando i tempi. In un post sul blog di Grillo i rappresentanti del Movimento 5 Stelle alla Camera e al Senato scrivono: "Ci sono voluti tre anni di dibattito per arrivare alla nostra Costituzione. Ora in piena estate, in sole 115 ore vogliono stravolgere tutto. Il Governo Renzi ha imposto la "ghigliottina" che taglia i tempi per la discussione sulla contro-riforma. In questo modo il governo viola l'articolo 72 della Costituzione il quale prevede che: "La procedura normale di esame e di approvazione diretta da parte della Camera è sempre adottata per i disegni di legge in materia costituzionale". Renzi ha ordinato: Abolite le elezioni per il Senato (ma non il Senato)! Raddoppiate le firme per i referendum! Quintuplicate quelle per presentare le leggi d'iniziativa popolare! Più potere al Presidente del Consiglio e Governo e meno al Parlamento e cittadini! Il tutto in una Camera che, se l'Italicum non verrà modificato, continuerà ad essere di soli nominati dai partiti. Da oggi, con il Patto del Nazareno Renzi-Berlusconi, l'Italia cambia verso… in peggio. Ancora più potere alla Casta sempre meno ai cittadini. Non lo permetteremo. Il Movimento 5 Stelle, con tutte le altre opposizioni si recherà al Quirinale".

Ore 18:00 – Continuano le polemiche al Senato della Repubblica, dopo la decisione della conferenza dei capigruppo (a maggioranza) di tagliare la discussione sui singoli emendamenti in modo da approvare la riforma entro l'otto agosto. Con una serie di interventi i senatori di Sel, del Movimento 5 Stelle e della Lega Nord hanno manifestato tutto il loro dissenso rispetto all'opzione scelta dalla maggioranza: a loro si è aggiunto Corsini, che ha parlato per la minoranza del Partito Democratico ricevendo anche gli applausi della minoranza. Il Movimento 5 Stelle ha poi comunicato l'intenzione di incontrare al Quirinale il Presidente della Repubblica.

Intanto, il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi fa sapere che in ogni caso l'intenzione del Governo è quella di dare parola ai cittadini tramite referendum confermativo (anche se dovesse esserci la maggioranza dei due terzi dei parlamentari):

Ore 17:15 – Dalla conferenza dei capigruppo emerge la volontà della maggioranza di contigentare i tempi, con la cosiddetta tagliola, in modo da approvare il provvedimento entro l'otto agosto. Una decisione, quella di ricorrere all'articolo 55 del regolamento del Senato, che ha provocato durissime proteste da parte dell'opposizione, in primo luogo del Movimento 5 Stelle e della Lega Nord.

Ore 16:15 – Ancora riunita la conferenza dei capigruppo, impegnata nel difficile tentativo di dirimere la questione "tempi". È chiaro che la maggioranza spinge per l'adozione di provvedimenti (la tagliola, più che il "semplice" canguro) in grado di aggirare l'ostruzionismo delle opposizioni, ma allo stesso tempo sia la Presidenza che i capigruppo di Sel, Gal e Movimento 5 Stelle sembrano determinati a continuare sulla linea della fermezza. Non ha avuto riscontri, infatti, la richiesta di riduzione degli emendamenti da parte della maggioranza (più Forza Italia).

È ripresa stamattina ma è stata sospesa dopo appena 20 minuti la seduta dell'Aula della Camera con all'ordine del giorno la votazione degli emendamenti sul ddl costituzionale sulle riforme. Il capogruppo del PD Luigi Zanda è intervenuto in Aula per chiedere la convocazione di una nuova conferenza dei capigruppo per cercare una soluzione al problema dell'ostruzionismo (“va ripetuto l'appello ai gruppi perché prendano atto della situazione che si sta creando e insieme si possa riflettere su quali strategie siano possibili per rendere il dibattito costruttivo ma anche conclusivo”). Richiesta accolta dal presidente Pietro Grasso. "Il governo è sempre disponibile a migliorare il testo, ma non a stravolgerlo". Sono le parole del ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, che boccia un rinvio a settembre della approvazione da parte del Senato: "Andiamo avanti. Non è serio fare ostruzionismo in questo modo, ne va della dignità anche di questa istituzione".

Riforma, Zanda potrebbe richiede la "tagliola"

Ora si vocifera che Zanda possa chiedere a Grasso di contingentare i tempi del dibattito al Senato applicando la cosiddetta “ghigliottina” (o “tagliola”): un sistema che si utilizza per contingentare i tempi di intervento; ogni gruppi ha un certo numero di ore di parola in Aula scadute le quali può solo votare. Procedura sempre avversa al Movimento 5 Stelle. E a tal proposito i senatori del M5S hanno attuando una forma di protesta, piazzandosi davanti la stanza che ospita la capigruppo “per fare pressione – come spiega l'ufficio stampa del Movimento – in modo che non approvino contingentamenti dei tempi o altri strumenti per zittire l'opposizione”. Per i grillini, il punto da modificare “assolutamente” è quello relativo al Senato elettivo: ma in tal senso il governo sembrerebbe non intenzione a fare passi indietro.

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