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Riforma delle pensioni, il nodo degli esodati e dei ricongiungimenti contributivi

I nodi della riforma delle pensioni del Ministro Fornero ricordati dalla trasmissione Report, tra 350mila lavoratori rimasti nel limbo e i problemi del nuovo sistema contributivo, passando per i privilegi di cui godono ancora in tanti.
A cura di Antonio Palma
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I nodi della riforma delle pensioni del Ministro Fornero ricordati dalla trasmissione Report, tra 350mila lavoratori rimasti nel limbo e i problemi del nuovo sistema contributivo, passando per i privilegi di cui godono ancora in tanti.

In Italia ci sono circa 350mila ex lavoratori che avevano raggiunto a suo tempo un accordo con lo Stato e le imprese che prevedeva per loro una fase di transizione che li avrebbe accompagnati verso la pensione, sono i cosiddetti esodati e mobilitati che però con la nuova riforma delle pensioni sono rimasti esclusi dall'una e dall'altra fase rimanendo senza stipendio e senza pensione. Ce lo ha ricordato la prima puntata della nuova serie di Report in onda ieri sera su raitre che ha raccontato la situazione di molti lavoratori che si sono trovati nel bel mezzo del cambiamento, dall'età pensionabile alla svolta dal sistema retributivo a quello contributivo rimanendone bloccati.

Il problema dei fondi economici – L'inchiesta di Bernardo Iovine ha ricordato la condizione di numerosi lavoratori rimasti in un limbo, troppo giovani per la pensione troppo vecchi per un nuovo lavoro, e che credevano di essere al sicuro da una legge che invece è stata applicata retroattivamente. Una situazione ritenuta anomala anche da molti parlamentari, ma che il Ministro Fornero ha difeso a spada tratta perché reputata inevitabile in un momento dove l'Italia spende più di quello che può permettersi per le pensioni. Il Governo dopo le prime proteste aveva provveduto a stanziare dei fondi con il decreto milleproroghe, che però stando ai conti dell'Inps si sono rivelati solo una minima parte dei fondi necessari per sanare la posizione degli esodati che, dunque, in buona parte rimangono nel limbo. Per quei lavoratori ha spiegato il Ministro ci sono i normali ammortizzatori sociali previsti in caso di licenziamento, ma che in realtà risolvono ben poco il problema visto che con la nuova riforma del lavoro il loro uso temporale è ridotto sostanzialmente.

I ricongiungimenti contributivi esosi – Il problema dei fondi dunque si è rivelato essenziale, lo ha confermato più volte lo stesso Ministro del lavoro che ha promesso di risolvere nel miglior modo possibile il problema degli esodati entro il 30 giugno insieme all'altra grande questione, il tema della congiunzione tra contributi versati a diversi enti previdenziali. Numerosi infatti sono i lavoratori che negli anni sono passati volontariamente  o meno dal pubblico impiego al privato e che per ricongiungere i versamenti previdenziali nell'Inps si vedono recapitare richieste esose da parte dell'ente previdenziale. Una legge voluta dal precedente esecutivo per evitare abusi e condivisa dalla Fornero che ha ricordato che i lavoratori non perderanno la pensione ma rispetto ai loro colleghi prenderanno meno. Una risposta che non ha soddisfatto la stessa presentatrice di Report Milena Gabanelli, che ha chiesto tra l'altro al Ministro Fornero di rinunciare come esempio al sistema retributivo, un privilegio contro cui questo Governo dice di battersi.

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