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Opinioni

Napoli, sigilli della Polizia Municipale all’ex Asilo Filangieri

Il collettivo di artisti dello spettacolo circa un anno fa aveva occupato la struttura, indicata come sede del Forum Culture 2013. Oggi, dopo una serie di tensioni crescenti, sono scattati i sigilli per “mancanza di agibilità”. Il Comune risponde: ci sono state attività in contrasto con il “protocollo di responsabilità”. Martedì assemblea pubblica.
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L'ex Asilo Filangieri, immobile del Comune di Napoli, già destinato a sede del Forum Culture 2013 e occupato dal collettivo di lavoratori dello spettacolo "La Balena", è stato messo sotto sigilli.
Tanto tuonò che piovve, dunque: qualche settimana fa Fanpage.it raccontava di come l'Amministrazione guidata da Luigi de Magistris avesse nei fatti pianificato questa fase dopo un primo appoggio dell'iniziativa, un successivo tentativo di "istituzionalizzarla" e la conclusione draconiana arrivata ieri sera. Venerdì sera, infatti, in occasione di uno spettacolo all'interno della palazzina a pochi passi da via dei Tribunali, in pieno centro antico, si sono presentati i vigili urbani. Per accedere all'Asilo Filangieri, riferiscono alcuni spettatori interpellati da Fanpage.it si chiedeva una sottoscrizione "spontanea" di almeno 2 euro. All'interno dei locali erano in vendita alcolici sfusi (dai 2 ai 5 euro circa) com'è consuetudine dei centri occupati.

Oggi pomeriggio, dopo la sortita della Polizia Municipale, attualmente in capo al sindaco De Magistris e al suo fedelissimo, il carabiniere Attilo Auricchio, già capo di gabinetto dell'Ente, gli occupanti hanno trovato l’Asilo "con la porta del teatro chiusa dai sigilli dell’autorità giudiziaria". Questa la versione della Municipale, secondo al quale ieri sera era in corso "uno spettacolo di musica dal vivo di un gruppo e si somministravano, vendendole, bevande, e si raccoglieva una sottoscrizione economica per l'ingresso. Si trattava dunque di attività di pubblico spettacolo e trattenimento prive di autorizzazione".
Spiegano i giovani del collettivo:

La motivazione addotta per giustificare questo inaccettabile atto intimidatorio è stata la mancanza dell’agibilità degli spazi. Ci chiediamo come sia possibile che un palazzo, sede delle attività del fantomatico Forum Universale delle Culture e ristrutturato con 8 milioni euro di soldi pubblici non sia stato reso agibile. Ci chiediamo dov’è il controllo dell’autorità giudiziaria nelle centinaia di scuole, uffici pubblici, teatri e fondazioni che, altrettanto privi dell’agibilità, continuano a svolgere regolarmente le loro attività.

Sotto sequestro non ci sono solo gli spazi ma anche larelativa strumentazione presente (due mixer, apparecchiatura elettrica e il palco). Identificate anche alcune persone presenti.

La reazione a questa decisione è tutta contro Palazzo San Giacomo: "Riteniamo – si legge in una nota del collettivo – che le motivazioni dell’operazione siano totalmente pretestuose, e che, evidentemente, c’è un intento politico di ripristinare un sistema clientelare e partitocratico che in questa città stenta a morire. Registriamo che questa amministrazione, che ha fatto della partecipazione e dei beni comuni il suo programma “rivoluzionario“, resta in silenzio avallando la chiusura di un luogo che sta ridando vita ad uno spazio pubblico fin’ora vuoto, immettendo linfa vitale nella vita culturale di questa città". Martedì gli attivisti annunciano per le ore 18 una assemblea pubblica negli stessi locali dell'Asilo. Non è dato sapere se saranno violati o meno i sigilli per accedere o se l'assemblea si terrà nell'androne della struttura.

Dopo la dichiarazione del collettivo di artisti è arrivata la replica del Comune, affidata all'assessore alla Democrazia Partecipativa Alberto Lucarelli, papabile candidato alla Camera nella lista Arancione del duo De Magistris-Ingroia. Scrive Lucarelli: "È necessario evitare che nello stabile si svolgano attività in palese contrasto con il protocollo di responsabilità e con i vincoli posti dall'ordinamento giuridico vigente, soprattutto in tema di sicurezza e incolumità di cose e persone. Contrasto, quello con il Protocollo e l'ordinamento giuridico vigente, che rischia inoltre di trasformare la vocazione naturale del bene comune, che l'amministrazione sostiene e promuove, in un bene ad uso privatistico e commerciale. Voglio sottolineare infine che l'intervento di questa notte rientra nelle attività autonome della Polizia Municipale». Sostanzialmente la linea di Palazzo San Giacomo è questa: cambiare la dinamica delle attività portate avanti finora, stop al "bar" nell'ex Asilo e soprattutto il Comune smentisce ogni regia politica sulla vicenda.
Salvatore Pace, capogruppo di "Napoli è tua", la lista civica del primo cittadino, chiosa: "Il sequestro cautelare del terzo piano dell’ex asilo Filangieri, area sprovvista di agibilità, disposto dalla magistratura ed effettuato dal corpo dei vigili urbani, risponde al necessario bisogno di tutelare la sicurezza e la salute di tutti ma non incide sulla volontà dell’Amministrazione comunale di garantire il diritto degli artisti ad organizzare la propria attività – rilevante ed insostituibile per la città – in maniera libera e svincolata dalle logiche di mercato".

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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