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Manifestazione Roma 19 ottobre, Capitale blindata per i cortei

Attacco con uova e petardi ai ministeri e banche, tensione con attivisti di Casapound. Davanti al dicastero dell’Economia cariche e scontri con lancio di bombe carta verso i blindati delle forze dell’ordine: una decina i fermati.
A cura di Redazione
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20.34 – Mentre molti dei manifestanti stanno riempiendo la piazza a Porta Pia accampandosi per la notte, giungono aggiornamenti in merito a due carabinieri feriti e un ispettore di polizia colpito da infarto durante gli scontri questo pomeriggio.

Una foto degli scontri avvenuti presso Porta Pia, nel tardo pomeriggio.
Una foto degli scontri avvenuti presso Porta Pia, nel tardo pomeriggio.

20.17 – Al momento la situazione, a Porta Pia, pare sostanzialmente tranquilla, a differenza del timore generato da quel centinaio di manifestanti muniti di passamontagna con il lancio di ordigni e scontri con le forze dell'ordine al momento del passaggio in corrispondenza del Ministero dell'Economia. La città aveva accolto il corteo schierando imponenti misure di prevenzione.

19.30. Vicino a Porta Pia, di fronte alla sede delle Fs, è stata trovata una bomba carta inesplosa con dentro un proiettile calibro 12. Gli artificieri l'hanno prelevata e sostengono che se fosse esplosa poteva ferire gravemente. Sempre in quella zona momenti di tensione dopo un fitto lancio di bottiglie verso gli agenti. "Oggi nella zona del corteo la metà dei negozi non ha aperto, altri hanno comunque abbassato le serrande al suo passaggio. I danni economici ci sono" dichiara il presidente della Confcommercio di Roma Giuseppe Roscioli.

19.00 I manifestanti fermati dopo gli scontri sono dodici, secondo fonti della polizia. La testa del corteo è arrivata in piazza di Porta Pia. Allestite decine di tende di fronte al ministero delle Infrastrutture. Intanto la delegazione dei NoTav, ha lasciato il corteo per tornare a casa.  "Nel complesso – dice uno dei suoi componenti, Guido Fissore, 68 anni, consigliere comunale – è andata bene. È stata una manifestazione molto partecipata e ricca di contenuti".

Quest'uomo sulla sedia a rotelle è stato un protagonista del corteo: 'armato' di bomboletta ha imbrattato una camionetta della Guardia di Finanza. Nessuna reazione dagli agenti.
Quest'uomo sulla sedia a rotelle è stato un protagonista del corteo: ‘armato' di bomboletta ha imbrattato una camionetta della Guardia di Finanza. Nessuna reazione dagli agenti.

E ora che inizia il deflusso dei manifestanti verso metropolitane, autobus e stazioni ferroviarie, iniziano le polemiche tipiche del post-manifestazione. "Ancora una volta Roma viene ferita dalla violenza politica dei gruppi antagonisti. Quando il diritto a manifestare liberamente le proprie idee viene stravolto allora occorre intervenire con durezza anche vietando lo svolgimento di manifestazioni delle quali l'esito violento è sicuro e certo" afferma in una dichiarazione Francesco Giro, senatore del Pdl. Il deputato del Pd Edoardo Patriarca invece è di tutt'altro avviso: "Un corteo fatto in gran parte da persone pacifiche, ma chi ha avuto l'idea di far passare i manifestanti accanto a Casapound e al ministero dell'Economia?".

Due immagini di sentimento opposto ma entrambe "contenute" nella grande manifestazione di oggi a Roma.
Due immagini di sentimento opposto ma entrambe "contenute" nella grande manifestazione di oggi a Roma.

18.20. Altre bombe carta sono state segnalate all'altezza del ministero Infrasturutture e Trasporti e della sede delle Ferrovie dello Stato. Lancio di fumogeni contro il cordone dei carabinieri. È stata presa di mira anche l'Ambasciata della Germania in Italia e ora qualche manifestante ha tirato fuori dallo zaino tende da campeggio e le sta sistemando sulla strada.

18.15. Ci sono alcuni fermi, effettuati nel corso dell'assedio al ministero delle Finanze. Le forze dell'ordine stanno ora portando in questura le persone fermate. Si contano i danni: è stata sfondata anche la vetrina della filiale Unicredit di via Boncompagni. Cassonetti in fiamme in via Goito e in via quintino Sella.

17.50: bombe carta lanciate all'indirizzo dei blindati della Guardia di Finanza davanti al ministero dell'Economia, ci sono cariche di alleggerimento.
Il gruppo di incappucciati che prima aveva lanciato grossi petardi contro i blindati ha innalzato delle barricate lungo via Quintino Sella e via Goito per coprirsi la fuga. Hanno usato cassonetti. La polizia teme possano raggiungere altri ministeri.

Barricate a Roma, davanti al ministero dell'Economia
Barricate a Roma, davanti al ministero dell'Economia

17.30: Inizia a salire la tensione: alcune persone incappucciate stanno lanciando bombe carta contro i blindati schierati davanti il ministero dell'Economia. Lancio di uova contro la facciata del ministero dell'Economia a Roma. Uno speaker ha detto: "circonderemo il palazzo da tre lati. Sarà assedio". I manifestanti parlano di "centomila persone in piazza". Il corteo sta ora raggiungendo Porta Pia, dove si trovano nei pressi il ministero delle infrastrutture e la sede delle Fs.

Mentre in via Farini il gruppo di Casapound viene compresso all'indietro dalla celere, nel corteo degli attivisti di sinistra, notav, nomuos e studenti, una filiale del Monte dei Paschi di Siena è presa di mira da un lancio di uova. Sul web, dove la protesta viene ampiamente documentata nei social network twitter e facebook Anonymous ha annunciato di aver oscurato il sito del ministero delle Infrastrutture, che al momento risulta irraggiungibile. Il corteo viaggia verso piazza della Repubblica. Intanto la stazione Termini è letteralmente blindata da carabinieri e polizia.

Via Farini angolo via Napoleone III, gruppo di Casapound fronteggia il corteo in aperta provocazione. Tra attivisti di destra e manifestanti si frappongono velocemente due cordoni di polizia per evitare il contatto.
Via Farini angolo via Napoleone III, gruppo di Casapound fronteggia il corteo in aperta provocazione. Tra attivisti di destra e manifestanti si frappongono velocemente due cordoni di polizia per evitare il contatto.

In pratica la zona di via Farini è quella della sede di Casapound. Alcuni attivisti di destra si sono affacciati dal balcone. Il cordone di polizia garantisce la separazione netta tra la sede dell'associazione di destra e i manifestanti.

ORE 16.40 Via Farini angolo via Napoleone III un centinaio di attivisti presumibilmente gruppi di destra, lanciano sassi all'indirizzo del corteo. Intervengono forze dell'ordine per evitare il contatto. "Militanti di CasaPound difendono la sede dal tentativo di assalto al palazzo da parte di un gruppo di antifascisti staccatisi dal corteo degli antagonisti arrivato all'incrocio con via Napoleone III" scrivono i "fascisti del terzo millennio" sul proprio profilo Facebook.

Via Farini, tensioni con gruppi di destra. Cordone della polizia per evitare contatti.
Via Farini, tensioni con gruppi di destra. Cordone della polizia per evitare contatti.

16.40. I manifestanti si dichiarano 70mila, quando il corteo è arrivato oltre Santa Maria Maggiore. Tanti gli slogan poche le sigle, tranne quelle delle "lotte territoriali" dei No Tav-No Muos.

16.15: Blitz pacifico ed estemporaneo davanti alla sede del ministero delle Finanze – direzione generale del catasto e dei servizi tecnici ed erariali, all'altezza di largo Leopardi. Con gli ombrelli i giovani hanno generato la scritta "Merda" rivolta evidentemente agli uffici ministeriali.

Mentre il ministro dell'Interno Angelino Alfano spiega di essere nella sala operativa del Viminale per seguire l'evolversi della manifestazione, i manifestanti in piazza biasimano la decisione dei commercianti di chiudere i negozi: "Noi non siamo qui per devastare – spiegano -. Queste paure sono il frutto della campagna stampa che in tutti questi giorni ci ha demonizzato e fatto credere che la manifestazione sarebbe stata un'occasione per devastare".

16.00. Su Twitter l'hashtag #19O è tra i trend topic.

15.46. Il corteo si muove. Gli organizzatori: siamo 30.000. Il corteo ha lasciato piazza San Giovanni in Laterano per attraversare Roma e terminare la manifestazione in Piazza di Porta Pia. Intorno piazza San Giovanni sono scattate le prime chiusure al traffico lungo il percorso del corteo No Tav. Deviate le linee di bus che transitano tra San Giovanni e l'Esquilino.,In concomitanza con la partenza del corteo degli antagonisti da piazza San Giovanni a Porta Pia, sono scattati i provvedimenti di deviazione o limitazione di percorso per tutte le linee interessate. Ecco quali: H, M, 3, 16, 38, 40, 53, 60, 60L, 61, 64, 70, 71, 75, 81, 82, 85, 87, 90, 92, 105, 140, 170, 175, 186, 217, 218, 360, 490, 491, 492, 495, 590, 649, 650, 665, 673, 714, 810, 910, C2 e3 C3. Lo comunica Agenzia per la mobilità

15.20: Serrande abbassate in molti negozi percorso per paura di incidenti. In via Merulana, via Labicana è serrata. Molti esercenti temono infatti gli scontri simili a quelli di 2 anni fa e per questo avevano annunciato per oggi una sorta di serrata. In piazza c'è anche lo scrittore Erri De Luca, da sempre schierato a favore dei NoTav: "Questo antagonismo è il fermento di questa società – afferma ai giornalisti che lo intervistano -. Sono qui non per manifestare, ma per guardare". Lungo il percorso la polizia dichiara di aver sequestrato sampietrini e oggetti contundenti, come spranghe e catene che sarebbero stati nascosti dietro cespugli.

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15.00: il motivo del ritardo nella partenza del corteo è il seguente: ci sono diversi pullman fermati dalla polizia all'ingresso di Roma. "Per questo non partiamo, spiegano i manifestanti: vogliamo attendere tutti". Secondo i promotori sono state eseguite delle perquisizioni ma nessun fermo. In piazza ci sono anche molti migranti, richiedenti asilo e profughi. Si partirà probabilmente tra un'ora, alle 16. In attesa degli arrivi degli attivisti dal Nord Italia, il corteo e' fermo a piazza San Giovanni dietro lo striscione nero di apertura che recita: "Una sola grande opera. Casa e reddito per tutti. # sollevazione # assedio".

Altre immagini dalla piazza San Giovanni di Roma che sta raccogliendo le centinaia di manifestanti pronti a sfilare per il corteo contro crisi e austerità.

Cordone con caschi "di difesa" contro le cariche
Cordone con caschi "di difesa" contro le cariche

14.30. Studenti e centri sociali arrivati in piazza San Giovanni. Il corteo sfila tra bandierine azzurre con un teschio in mezzo a stelle richiamando quelle dell'Unione Europea. Ci sono cori contro Tav in Valsusa e contro il Muos in Sicilia I giovani sventolano anche bandiere rosse e scandiscono slogan contro la precarietà, opere come la Tav e il Muos. Ci sono non più di 10-15 mila persone in piazza San Giovanni.

Piazza San Giovanni si riempie di gente
Piazza San Giovanni si riempie di gente

14.00 – Confermato il percorso del corteo. È stato confermato il percorso previsto dal corteo per la manifestazione del 19 ottobre a Roma. I manifestanti partiranno da Piazza San Giovanni percorreranno Via Merulana e proseguiranno verso Piazza dei Cinquecento sino a raggiungere il Ministero dell'Economia in via XX settembre. Il corteo poi attraverserà Via Goito e Via Castro Pretorio per giungere al ministero delle Infrastrutture, e infine a Porta Pia dove si dovrebbe concludere la manifestazione con un presidio di assedio simbolico ai ministeri. Ad aprire il corteo la rete abitativa per Roma, con lo slogan "Senza padroni senza frontiere, libertà di movimento".

AGGIORNAMENTO 13.40 – Partito corteo studenti. Mancano pochi minuti all'inzio della manifestazione di Roma 19 ottobre in Piazza San Giovanni. Fanpage seguirà in diretta video tutte le fasi del corteo con aggiornamenti costanti sull'evolversi della situazione. Intanto sono già partiti gli studenti che dalla sede dell'università La Sapienza si trasferiranno in corteo a Piazza San Giovanni per unirsi agli altri manifestanti. Il corteo è aperto dallo striscione "Contro crisi e austerità, il 19 ottobre assediamo la città". Proseguono i controlli della polizia in particolare nei punti sensibili come le sedi dei ministeri, obiettivo dichiarato dei manifestanti.

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AGGIORNAMENTO 12.40 – Fermate altre nove persone. Altre nove persone ritenute appartenenti all'area anarco insurrezionalista di Trento sono state fermate e denunciate dalle forze dell’ordine a Roma durante i controlli per la manifestazione che partirà alle 14 da piazza di Porta San Giovanni. Quattro persone sono state identificate e denunciate in via Santa Croce in Gerusalemme per porto di armi e oggetti atti ad offendere mentre altre cinque persone già segnalate sono state fermate al casello di Roma Nord. Dopo i cinque francesi fermati ieri dunque in tutto salgono a 14 le persone denunciate contro le quali le autorità hanno anche emesso il foglio di via obbligatorio. Durante i controlli sequestrato anche numeroso materiale potenzialmente pericoloso come estintori, coltelli, fionde, caschi, passamontagna e bombolette. Intanto i manifestanti invitano gli abitanti della Capitale ad aprire il Wifi in previsione dei possibili blocchi. Su Twitter è stato lanciato un appello ad aprire la propria rete perché "Le forze dell'ordine minacciano di disattivare alcune celle telefoniche nelle zone interessate dalla manifestazione".

Capitale blindata questa mattina per la grande manifestazione contro l'austerity in programma questo pomeriggio nel centro di Roma e che vedrà la partecipazione di numerose sigle, dai No Tav ai movimenti per la casa, dai centri sociali ai No Muos e tutta quell'area di attivismo che ha nel mirino l'austerity e le politiche di rigore. Il corteo secondo programma dovrebbe partire alle 14 da piazza San Giovanni per arrivare nei pressi di Porta Pia, ma nel centro di Roma per la manifestazione si sono già radunate centinaia di persone alcune delle quali hanno dormito sotto le tende nella notte. Lo striscione d'apertura della manifestazione di Roma del 19 ottobre che rappresenta anche uno degli slogan sarà "Una sola grande opera: casa e reddito per tutti". L'intento degli organizzatori è quello di svolgere una manifestazione pacifica con l'obiettivo di "assediare i ministeri" simbolicamente mettendo in piedi una specie di notte bianca del dissenso a Porta Pia, nei pressi del ministero delle Infrastrutture.

La tensione comunque resta alta anche perché le forze dell'ordine hanno classificato la  manifestazione di Roma del 19 ottobre come una di quelle a più alto rischio dell'anno e hanno predisposto misure di sicurezza straordinarie. In strada ci saranno infatti duecentodieci uomini tra funzionari di polizia, ufficiali dell'Arma e della Finanza, oltre a 4mila agenti tra polizia, carabinieri, Penitenziaria e Forestale dislocati nei punti chiave del corteo, agli incroci e nei punti sensibili. Già da ieri con il corteo dei sindacati di base le forze dell'ordine hanno avviato una serie di controlli preventivi su uomini e mezzi e la bonifica delle strade attraversate dal corteo della manifestazione di oggi a Roma è andata avanti fino a stamattina.

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