Equitalia, la denuncia del figlio di Pietro Paganelli: estenuato da cartelle e ipoteche (VIDEO)

Una nuova cartella da Equitalia, altri 11 mila euro da restituire al fisco a cui vanno aggiunti 15 mila già richiesti a Pietro Paganelli, l'imprenditore napoletano in pensione che ieri non ha resistito alla vergogna e si è sparato un colpo alla testa. Lascia solo un triste messaggio, scritto con grafia incerta: "la dignità vale più della vita". I parenti dell'ennesima vittima della crisi economica non ci stanno e convocano una conferenza stampa assieme ad Angelo Pisani, avvocato da anni in lotta con la società di riscossione crediti, e Francesco Borrelli, segretario regionale dei Verdi in Campania.

Equitalia ipoteca la casa del figlio di Paganelli per una cartella di appena 11 mila euro. L'uomo, da anni in lotta col fisco anche per errori della società di riscossione, non regge all'ennesima sciagura e decide di togliersi la vita. Il settanduenne di Pozzuoli, ex titolare di un'officina di riparazioni nautiche, è ora in fin di vita in un letto dell'ospedale Loreto Mare di Napoli. I medici sono drastici: nessuna possibilità che sopravviva. Si tratta dell'ennesima vittima che, nel giro di pochi giorni, decide di togliersi la vita per debiti e licenziamenti. Soltanto una settimana fa, un portiere di Napoli si è impiccato dopo aver perso il posto di lavoro.

Sotto accusa i metodi di riscossione di Equitalia e le vessazioni subite da Paganelli agli sportelli della società. Addirittura, secondo l'avvocato Pisani, Equitalia porrebbe ipoteche su immobili anche per cartelle di valore inferiore ai 20 mila euro -soglia stabilita per legge. Sarebbe proprio questo il caso del figlio di Paganelli, che per un debito di 8 mila euro -aumentati a 11 mila per gli interessi di mora- si è visto quasi sottrarre l'abitazione.